Nuove Grotte Rivelate in Toscana, la loro temperatura è infernale

Un team di 12 speleologi capitanato da Andrea Benassi, ha recentemente scoperto tre nuove grotte ipogeniche nelle Colline Metallifere in Toscana.

La scoperta è avvenuta durante una spedizione tra sughere e fumarole, dove sono emerse grotte caratterizzate da significative fuoriuscite di vapori.

Le fumarole hanno temperature tra 35 e 100°, ma quelle che emergono nelle grotte trovate ‘fortunatamente’ arrivano solo a 35, 40° C.

Le grotte appena scoperte si aprono sulle Colline Metallifere all’interno della zona carsica CM003 nel catasto toscano, ovvero area tra Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo.

Caratteristiche delle Grotte

Le grotte esplorate finora si estendono per poche decine di metri, ma presentano morfologie tipiche della MSRF.

Queste morfologie sono generate dai flussi di vapori che innescano fenomeni di condensazione e corrosione, creando grandi cupole, popcorn e coralloidi da evaporazione.

Immagine pubblicata su Research Gate a questo link: https://www.researchgate.net/figure/Conceptual-representation-of-the-morphologic-suite-of-rising-flow-MSRF-diagnostic-of_fig4_283621949

Tra le tre grotte, “La Buca dell’Inferno (di Lazzaro!)” si distingue per il suo ingresso modellato dal flusso di vapore saturo di acqua a circa 40°C.

Dettagli dell’Esplorazione

L’ingresso della Buca dell’Inferno segue l’inclinazione dell’interstrato e attualmente è percorribile per circa cinque metri.

Dopo un allargamento, il flusso di vapore ha raggiunto circa 1 m³ al secondo, suggerendo una possibile continuazione in discesa.

Il flusso all’uscita non presenta tracce di idrogeno solforato e il tenore di ossigeno sembra normale, sebbene fumarole vicine mostrino alti tassi di H?S, indicando una possibile natura ipogenica sulfurea.

Confronto con Altre Grotte

La Buca dell’Inferno è paragonabile alla Sima del Vapor in Spagna, che presenta un flusso vaporoso a 27°C e raggiunge i 43°C sul fondo a -82 metri, collegata a una faglia regionale.

Secondo Andrea Benassi, la Buca dell’Inferno rappresenta l’ingresso più caldo esistente in Italia, con un flusso di vapore che potrebbe rivelare ulteriori sorprese lungo il percorso esplorativo.

Ci riserviamo di verificare la temperatura delle Stufe di San Calogero a Sciacca, che potrebbero avere valori bel più alti.

Prospettive Future

Il team di speleologi continuerà l’esplorazione delle grotte, cercando modi sicuri per proseguire senza rischi di esposizione a temperature elevate. La scoperta di queste grotte ipogeniche offre nuove opportunità per comprendere meglio i fenomeni geotermici e le formazioni sotterranee della regione.