Nel cuore di Amorgos, il “Baratro del Francese” scende a 132 metri
Nell’autunno 2024, l’isola di Amorgos, nel cuore delle Cicladi, è diventata teatro di un’importante scoperta speleologica: una grotta profonda 132 metri, Vóthonas tou Gallou: il Baratro del Francese. La grotta si trova nella zona di Agios Stefanos ed è, ad oggi, la più profonda dell’intero arcipelago cicladico.
La scoperta è avvenuta nell’ambito della spedizione scientifica “Amorgos Cave Expedition 2024”, condotta lo scorso autunno con il supporto del Comune di Amorgos e destinata a proseguire nell’ottobre 2025. A guidarla, lo speleologo Prodromos Koulelis, che ha raccontato all’Athens-Macedonian News Agency che il fondo della grotta è stato raggiunto grazie a una calata a unico tiro di oltre 90 metri.
Questo ha dato avvio a nuove esplorazioni speleologiche nelle isole greche.
I risultati dell’esplorazione del Baratro del Francese saranno presentati ufficialmente al Cavers Fest 2025, in programma dal 16 al 18 maggio nella regione di Trikala, in Grecia.
Come nasce una scoperta: il ruolo di Lonaïs

L’evento che ha portato all’esplorazione ha avuto origine da un incontro fortuito: Lonaïs, un cittadino francese residente a Tholaria, ha segnalato a un Gruppo speleologico la presenza di una cavità mai esplorata, intravista durante un’escursione.
Prodromos Koulelis, leader della Amorgos Cave Expedition 2024, ha accolto con interesse la proposta, promettendo a Lonaïs che, se la grotta fosse davvero esistita, avrebbe portato il suo nome.
Dopo una faticosa salita tra pietre, rovi e lentisco, gli speleologi ha trovato l’ingresso.

Una prima discesa verticale di circa 35 metri ha aperto la via proprio a Lonaïs, che — grazie alla sua esperienza su corda — ha individuato una fessura nascosta dietro un masso.
Ecco la prosecuzione: quasi 100 metri aggiuntivi di discesa verticale, fino a raggiungere i 132 metri complessivi di profondità.
Un luogo di studio, meraviglia e timore, preludio – forse – di una nuova geografia sotterranea delle Cicladi
«La bellezza della natura continua a sorprenderci, soprattutto dove pochissime persone hanno messo piede», commenta Koulelis, casaro di mestiere e speleologo per passione.
Durante la missione, la grotta è stata documentata con rilievi topografici e raccolta di campioni biologici, ora oggetto di analisi scientifica. La pubblicazione dei risultati è prevista nei prossimi mesi.
Durante la spedizione del 2024, il gruppo — composto da 18 unità, tra speleologi e ricercatori — ha visitato 21 grotte, di cui 12 studiate in dettaglio, aprendo nuovi scenari di ricerca speleologica in tutta l’area egea.

E le ricerche non si fermano: «Torneremo a ottobre — dice Koulelis — abbiamo nuove segnalazioni da parte degli abitanti. Alcune grotte si trovano solo infilando il corpo in aperture minuscole… che nascondono abissi sorprendenti.»
Le Cicladi, tra luce e oscurità
Le Cicladi sono note in tutto il mondo per i loro paesaggi bianchi e blu, le case affacciate sul mare e le spiagge dorate. Ma sotto questa superficie luminosa si cela un’altra geografia: una rete di cavità, condotti e baratri, scolpiti dal tempo e custoditi dal silenzio.
Le Cicladi: un arcipelago tra luce e abisso
L’Arcipelago delle Cicladi è costituito da oltre 200 isole situate nel cuore del Mar Egeo, a sud-est della Grecia continentale.
Prendono il nome dalla disposizione “circolare” (kyklos in greco) attorno all’antica isola sacra di Delo. Sono celebri per le case bianche, i tetti blu, i muretti a secco, il sole e il vento, ma nascondono anche un paesaggio carsico e montuoso che rivela profonde radici geologiche.
Tra le principali isole, Syros (capoluogo amministrativo), Santorini (con la celebre caldera vulcanica), Mykonos, Paros, Naxos, Milos, Tinos, Andros, Ios, Amorgos (dove si trova il Baratro del Francese).
Sotto il profilo speleologico, le Cicladi offrono ambiente calcareo, fenomeni carsici, cavità costiere, condotti ipogei e pozzi verticali, spesso ancora poco esplorati.
L’oscurità delle isole è profonda tanto quanto l’intensità della loro luce.
La Grecia non è fatta solo di sole e monumenti, ma anche di buio, roccia e mistero: un patrimonio naturale che merita di essere conosciuto, studiato, amato e protetto.
I risultati del’esplorazione al Cavers Fest 2025
I risultati dell’esplorazione del Baratro del Francese saranno presentati ufficialmente al Cavers Fest 2025, in programma dal 16 al 18 maggio presso il Rifugio Agrafa, a 1.536 metri di altitudine, nella zona di Karamanoli, regione di Trikala. (Scintilena – Cavers Fest 2025, programma ufficiale).

L’evento, organizzato dall’associazione Nose For A Cause, valorizza la bellezza delle montagne greche, promuovere la cultura speleologica e sensibilizzare sull’importanza della conoscenza e tutela sia dell’ambiente di superficie che del mondo sotterraneo.
Non poteva essere scelta sede migliore, nel cuore selvaggio e autentico dell’Epiro.
Fonte: Protothema, 14 maggio 2025 – “The Frenchman’s Chasm: The deepest cave in the Cyclades” https://en.protothema.gr/2025/05/14/the-frenchmans-chasm-the-deepest-cave-in-the-cyclades-discovered-a-few-months-ago-photos/
