Un progetto scientifico europeo porta alla luce la straordinaria biodiversità sotterranea della Sardegna, con quattro nuove specie scoperte tra le acque carsiche di Sa Conca ‘e Locoli
Siniscola, Montalbo – 21 maggio 2025
Le profondità delle grotte sarde continuano a rivelare meraviglie.
Grazie a un progetto congiunto tra l’Università Libera di Bruxelles e l’associazione speleologica Phreatic di Cala Gonone, sono state individuate quattro nuove specie di crostacei negli acquiferi sotterranei del massiccio del Montalbo, in Sardegna. Le ricerche sono state rese possibili dal Parco Naturale Regionale di Tepilora, che coordina anche la gestione della Riserva della Biosfera MaB UNESCO di Tepilora, Rio Posada e Montalbo.
I minuscoli crostacei, simili a piccoli gamberi, sono stati scoperti nella grotta di Sa Conca ‘e Locoli a Siniscola. Ciechi e di colore biancastro, vivono esclusivamente nelle acque profonde della falda di Locoli. Due delle nuove specie, lunghe rispettivamente 2 cm e 0,5 cm, saranno battezzate Montisalbi e Tepilorae, in onore del massiccio montuoso e del parco che ospita questi ecosistemi unici.

La scoperta arricchisce la conoscenza della biodiversità ipogea sarda e rappresenta un avanzamento scientifico livello europeo. Il progetto, infatti, utilizza tecniche di metabarcoding basate sull’analisi del DNA ambientale, in grado di tracciare l’intera rete biologica dell’acquifero, dai microrganismi ai vertebrati, incluse le interazioni con la superficie, come quelle con i pipistrelli.
Un’impresa in tutti i sensi: scientifica e logistica: l’esplorazione della grotta richiede il trasporto subacqueo di materiali attraverso tratti asciutti e fisicamente impegnativi, con immersioni fino a 70 metri di profondità.
Secondo Andrea Marassich, presidente di Phreatic, “l’intera attività si inserisce in una ricerca biospeleologica pluriennale con metodi rigorosi, destinata a diventare un modello europeo per lo studio degli ecosistemi carsici”.
Anche per il prof. Fabio Stoch, dell’Università di Bruxelles, si tratta di una svolta: “La Sardegna è stata apripista per un nuovo modo di fare ricerca sulle acque sotterranee, oggi risorsa cruciale in un’epoca di cambiamenti climatici”.
La ricerca si inserisce nel progetto europeo Biodiversa+ Sub-BioMon, che prevede il monitoraggio biologico delle grotte in diversi paesi europei, dall’Italia alla Slovenia, dalla Romania al Belgio, creando una rete internazionale di conoscenza e conservazione.
Fonte: Parco di Tepilora – News ufficiale