È stato riportato alla luce sabato scorso a Poggio Mirteto (Ri) un rifugio antiaereo realizzato durante la seconda guerra mondiale. Il rifugio, che con gli anni aveva ormai l’accesso ostruito da terra e vegetazione si trova nell’area sottostante alla struttura che ospita il capolinea del Cotral. Le ruspe hanno liberato l’accesso e poi, alla presenza del sindaco Giancarlo Micarelli, l’assessore alla cultura Cristina Rinaldi e rappresentati dell’Arci, il rifugio è stato esplorato. “Di questa iniziativa – spiega Rinaldi – ne avevamo parlato tempo fa con il consigliere comunale Walter Consumati e con un ex amministratore Fabrizio Montiroli. Come amministrazione abbiamo deciso di intraprendere la strada della riapertura per verificarne lo stato e magari pensare alla valorizzazione di un luogo che, per funzione e per l’ubicazione rappresenta un pezzo di storia della nostra cittadina”.

Il rifugio, esplorato da componenti del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio di Salisano, si caratterizza per una lunga galleria a sezione ogivale lunga circa trenta metri ed alta oltre due metri che termina in una sala molto più ampia. Scavato direttamente nel banco argilloso e rivestito in cortina laterizia, l’ipogeo è perfettamente conservato con uno sviluppo complessivo di 50 metri. Sicuramente un rinvenimento significativo che rappresenta un tassello importante della storia di Poggio Mirteto da valorizzare e rendere fruibili al pubblico dei visitatori. Il sindaco Micarelli auspica ora che vi si possa allestire una mostra fotografica e documentaria sull’ultima guerra.

Estratto da: IL MESSAGGERO 4 aprile 2017

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