Esplorazione speleologica in Sardegna a S’Edera: una seconda puntata decisiva
Nel fine settimana appena trascorso si è tenuta la seconda fase esplorativa del progetto S’Edera – The Main River nella zona di Sa Rutta ‘e S’Edera.
L’iniziativa, che ha coinvolto speleologi e subacquei nelle zone oltre i sifoni a valle, ha portato risultati di rilievo per tutta la comunità speleologica italiana.
Rilievo poligonale e Comitato Tecnico del Catasto: il cuore dell’attività speleologica
Il lavoro più significativo emerso riguarda il rifacimento completo della poligonale di S’Edera.
Il Comitato Tecnico del Catasto della Federazione Speleologica Sarda ha condotto il rilievo dalla zona d’ingresso fino al primo sifone, documentando con precisione tutti i sei sifoni e i tratti asciutti fra i diversi sifoni e dopo il sesto sifone.
La poligonale di S’Edera rappresenta un tracciato fondamentale per la comprensione morfologica e idrogeologica della grotta, grazie a una mappatura che ora copre circa 1.700m tra tratti noti e nuovi segmenti esplorati.
Questo risultato rappresenta un importante passo avanti per il Catasto speleologico e costituisce una solida base per le future fasi di esplorazione e studio.
Nuove gallerie esplorate e Settimo Sifone: sviluppo e prospettive
Durante la giornata di sabato, i gruppi speleologici sono riusciti a esplorare quasi un chilometro di nuove gallerie, di cui ben 800m sono stati già rilevati.
Il Settimo Sifone, percorso e sagolato su circa 120m, è risultato ancora più imponente del previsto, raggiungendo una profondità di 21m.
Durante la risalita di una vasta duna di sabbia fino a quota –9m di profondità, si è individuato quello che gli esploratori ritengono possa essere il passaggio principale per il proseguo delle future esplorazioni nel ramo sommerso di S’Edera.
Il rilievo dei sifoni e la prospezione delle nuove gallerie forniscono informazioni preziose sia sul potenziale sviluppo della grotta sia sulle caratteristiche idrogeologiche del sistema ipogeo.
Ambiente fossile e nuove sfide esplorative della grotta S’Edera
Al termine della sessione, un controllo supplementare ha condotto all’individuazione di un nuovo grande ambiente fossile.
Questo settore, non ancora rilevato e solo parzialmente esplorato, apre a possibili sviluppi futuri e aumenta il valore scientifico e speleologico dell’area.
L’esplorazione di ambienti fossili come quello individuato permette di approfondire le conoscenze sulla geologia, le dinamiche carsiche e l’evoluzione del sistema ipogeo di S’Edera, offrendo nuove opportunità di ricerca anche interdisciplinare.
Rilievo speleologico, sviluppo del progetto, programmazione e prossimi passi
Il progetto S’Edera – The Main River continuerà dopo una pausa estiva ad agosto.
La pianificazione della terza fase, prevista per settembre, verrà affinata per affrontare le nuove complessità emerse.
L’attività di rilievo poligonale, il superamento dei sifoni e la scoperta di nuovi ambienti speleologici costituiscono un prezioso contributo per il Catasto delle grotte e per tutta la comunità scientifica legata alla speleologia.
Questa esperienza arricchisce ulteriormente la conoscenza delle grotte in Sardegna, favorendo scambi tra specialisti e la produzione di dati di riferimento per studi geomorfologici, idrogeologici e cartografici.
S’Edera, esplorazione speleologica e valorizzazione scientifica
La nuova mappatura delle gallerie di S’Edera, i progressi del rilievo poligonale e la documentazione dei sifoni sottolineano l’importanza della collaborazione tra speleologi, subacquei e tecnici del Catasto.
La speleologia a S’Edera offre così un esempio concreto di come un approccio multidisciplinare e metodico possa portare a una conoscenza più profonda e articolata dei sistemi carsici italiani, contribuendo alla divulgazione scientifica e alla gestione sostenibile delle aree ipogee.
Il progetto S’Edera e la sua evoluzione continueranno a essere seguiti con attenzione, offrendo nuovi stimoli di ricerca e valorizzando il patrimonio speleologico locale e nazionale, confermando il ruolo centrale di S’Edera nella speleologia italiana.
Fonte: mail di Davide Godani https://groups.google.com/g/speleo-it/c/-xbdCqa4ius/m/Ub773uJPBAAJ