Sabato 16 ottobre a Torino la Federazione Italiana Attività Subacquea (FIAS) ha organizzato l’importante evento formativo, nel corso del quale Gigi Casati, speleosub italiano, ha presentato le peculiarità del soccorso in grotta e ha commentato il filmato del soccorso recentemente avvenuto in Francia.

Luigi Casati ha presentato l’attività dell’associazione “Prometeo ricerche per l’uomo”
(www.prometeoricerche.eu).
Nel suo intervento sono state evidenziati alcuni aspetti del soccorso nella speleologia subacquea:
Spesso lo speleo sub agisce da solo o in piccoli gruppi ed è difficile il recupero in caso di problema.
Nelle grotte dove possano esservi delle sacche di aria, la certezza del decesso si ha solo quando si ritrova il corpo.
In caso di trauma o altro incidente non subacqueo che accada in grotta
durante l’esplorazione nella parte asciutta, è difficile che lo speleosub riesca a ricevere il soccorso adeguato sul luogo dell’incidente. In genere lo speleosub raggiunge l’acqua, indossa l’attrezzatura, raggiunge l’uscita della grotta e si affida ai soccorritori.
Siccome gli speleo sub abili al soccorso sono pochi, nei casi più difficili viene attivata dai Governi una chiamata di soccorso internazionale.

Casati ha anche analizzato nello specifico l’intervento e l’incidente della settimana scorsa in Francia.
Maggiori info disponibili sul sito del Centro Iperbarico di Ravenna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *