Comunicato Stampa inviatoci da Luigi Manna per il CNSAS Zona XVI Calabria

“Soccorso Speleologico Calabrese, nomine e programma

In data 15/12/2007 è stata svolta presso la sede ufficiale della delegazione speleologica calabrese, all’interno del Museo di Storia Naturale e Orto Botanico dell’Università della Calabria, l’assemblea dei Volontari del Soccorso Speleologico del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). Il soccorso speleologico fa fronte alle emergenze in ambienti ostili e disagiati; abituali terreni per gli interventi e le attività addestrative sono soprattutto: le cavità ipogee dei massicci montuosi del Pollino e dell’Orsomarso, le impervie fiumare della Sila e delle Serre e le forre dell’Aspromonte.
Durante i lavori dell’assemblea sono stati rinnovati i vertici regionali della Delegazione Speleologica per il triennio 2008-2010, ed è stato illustrato il programma addestrativo previsto per il 2008. I volontari del CNSAS hanno eletto come loro rappresentanti il Delegato regionale Pierpaolo Pasqua ed il Capo Stazione Roberto De Marco. Le attività addestrative più importanti si svolgeranno nel Comune di Cerchiara di Calabria (CS) e consisteranno in: un corso specialistico in tecniche di soccorso speleologico tenuto da alcuni istruttori nazionali della SNATS- CNSAS (Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso Speleologico) ed in alcune esercitazioni nell’”Abisso di Bifurto” (la più profonda grotta della regione con i suoi 671 metri di profondità relativa). Inoltre, tutti i Volontari parteciperanno ad un corso di specializzazione in primo intervento sanitario a traumatizzati in ambienti ostili STC (Speleological Trauma Care) tenuto dagli istruttori della Scuola Nazionale Medici del CNSAS; i volontari calabresi verranno abilitati ad interventi di primo soccorso sanitario nei più svariati scenari operativi.
Il neoeletto Delegato ha dichiarato che l’area del Parco del Pollino sarà il territorio privilegiato delle attività della stazione di soccorso speleologico date le carenze strutturali del sevizio sanitario regionale manifestate negli ambienti più impervi e disagiati del suo territorio e l’alta frequentazione del Parco da parte di un turismo variegato. La professionalità, le competenze e l’alto grado di specializzazione dei Volontari saranno garantite dagli organi nazionali preposti attraverso una continua attività di addestramento e verifica a cui l’intera Delegazione sarà sottoposta.

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