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Hypogea 2015

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Carlo Germani Egeria e Vittorio Colombo Roma Sotterranea presentano l’acquedotto di Santa Fiora

L’acquedotto Traiano, costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C., è il decimo degli undici acquedotti di Roma antica. Raccoglieva le acque di molte sorgenti attorno al lago di Bracciano (lacus Sabatinus), sui monti Sabatini. Raggiungeva Roma città con un percorso di 57km, in gran parte sotterraneo lungo le vie Clodia e Trionfale e poi su arcate lungo la via Aurelia, entrando in città sul colle Gianicolo, sulla riva destra del fiume Tevere. Uno dei caput aquae dell’acquedotto era situato a SE di Oriolo Romano, in una zona nota oggi come Santa Fiora: da qui un ramo di acquedotto scendeva verso il lago, per ricongiungersi, nella zona di Vigna Orsini, con un analogo condotto proveniente dal fosso di Grotte Renara. Il ramo di Santa Fiora fu tagliato in un’epoca imprecisata tra il VI e il IX secolo e mai più ripristinato – a differenza di altri rami dell’acquedotto che furono ristrutturati più volte, in particolare nel XVII secolo da papa Paolo V – e presto fu del tutto dimenticato: fino a oggi il suo percorso sotterraneo non era mai stato identificato né descritto con esattezza, ma solo ipotizzato da vari autori antichi e moderni, rimanendo del tutto sconosciuto. Gli autori, effettuando una accurata indagine sul territorio, lo hanno ritrovato ed esplorato, ricostruendo dettagliatamente il suo percorso. Lo studio illustra le caratteristiche costruttive del condotto, dei pozzi e degli attraversamenti dei fossi. Viene infine discusso del modo con cui le acque superavano il notevole dislivello esistente tra le sorgenti e il lago.

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