Sembra un miracolo, ma il raduno comunque sta andando avanti, con una buona partecipazione di speleologi, arrivati a quota 2440 questa mattina di lunedì, praticamente ultimo giorno di raduno.

Problemi di organizzazione grossi e piccoli in molte attività sembrano non poter fermare il raduno, ognuno si arrangia nel suo piccolo e va avanti; grazie a tre giornate di sole particolarmente gradevoli l’incontro scorre via tra una proiezione e una rinione, una tavola rotonda e un giro agli stand materiali.

Gli speleologi oggi hanno già incominciato a lasciare Negrar da questa mattina e la serata clou di ieri sera allo Speleobar è andata via liscia e tranquilla.
Allo speleobar, tre grandi ambienti, uno con musica, uno centrale e uno laterale con stand gastronomici hanno garantito una fruizione ottima degli spazi, niente resse tra le panche, spazio libero tra i corridoi e le file alle casse, riescono a far transitare persone e mezzo (addirittura un motocarro “APE PIAGGIO” del CNSAS con tanto di lampeggiante)
Il Gran Pampel
Ieiri sera verso mezzanotte, si è celebrato il rito più caro al popolo delle grotte: i triestini della Boegan hanno magistralmente svolto il sacro rito magico, e hanno prodotto la bevanda che dona eterna giovinezza e voglia di vivere. La preziosa bevanda ottenuta quest’anno è stata il miglior Gran Pampel che ho bevuto nei raduni di questi ultimi anni, si mormora che l’utilizzo di rum cubano abbia apportato una notevole miglioria.

Questa mattina la cittadina è invasa da gente che cammina, automobili in coda per il concomitante svolgimento del mercatino ortofrutticolo.

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