Notizia della Presidenza SSI

Societa’ Speleologica Italiana



Bologna, 14 Novembre 2003

Ai Soci della SSI



SSI, la ragione e la responsabilità delle
scelte



La vita della SSI, la nostra Associazione,
sta attraversando una delicata, prevista fase
di passaggio.

Siamo una realtà di nicchia, operiamo in un
mondo piccolo, producendo grande qualità.
La crescita numerica dei Soci, le aspettative
riposte nel nostro agire richiedono risposte,
non sempre facili, non sempre immediatamente
comprensibili o condivisibili. Spesso c’è
fatica a comprendere l’essenza del microcosmo
SSI. Chi la considera una sorta di
ministero
del buio, chi pensa ad una strana setta che
pensa e dispone degli ipogei, chi ?Il
Consiglio è eletto dai soci, che eleggono
anche il Presidente?.
La nostra percentuale di votanti è molto
superiore a quella di altre associazioni che
operano, intervengono o si divertono nell?
ambiente. Nel 1903 viene fondata la prima
Società Speleologica Italiana. Nel 1950 si
costituisce e/o si rifonda la Società
Speleologica Italiana. Molto diversi gli
obiettivi, gli intenti, il numero degli
aderenti, rispetto ad oggi. Formiamo
apprendisti speleologi, siamo credibile
interlocutore di Istituzioni locali e
nazionali. Speleologia è un riferimento per l
‘editoria speleologica. Nel mondo.
I nostri incontri sono invidiati. Non perché
è un mondo di fenomeni, ma perché forse, come
dice Badino, abbiamo e davvero rispettiamo
‘soci occulti’: la Speleologia e le Grotte
(il buio, le vie dell’acqua, le strade del
silenzio, le opere ipogee).

Ma abbiamo anche soci veri, Noi. Non siamo un
circolo di scacchi, con tutto il nobile
rispetto che loro spetta. Frequentiamo
ambienti, interni ed esterni, che, talvolta
ci fanno male. Raramente, ma accade.
Ed allora dobbiamo garantirci e garantire.
Trattare con Assicurazioni non è banale,
niente affatto banale. Abbiamo contrattato
con AXA, dopo un periodo legato all’
Assicurazione Francese e finito in modo
imprevisto e ambiguo.
Ora dobbiamo fare i conti, con due obiettivi:
garantire e semplificare.
E con un ulteriore imperativo: CONDIVIDERE.



RCT, banalmente, è la responsabilità rispetto
a terzi. I terzi, detto così è anonimo, ma
sono quanti si avvicinano per apprendere e
percorrere le strade del buio. C’è una
quota-premio garantita, non ulteriormente
contrattabile, che l’AXA ci richiede in base
alle nostre esigenze.
Una quota che si è ragionevolmente deciso di
rendere condivisa e che rende necessario
ripensare il nostro esistere. L’Assemblea è
sovrana, ma la decisione di creare una
divisione tra Soci Ordinari e Gruppi,
Aderenti, Sostenitori è da rispettare, poiché
è stata attentamente valutata, dibattuta e
preparata in questi ultimi anni. Con una
piccola serie di “a domanda risponde”, cerco
di rendervi più agevole la lettura e la
comprensione della polizza, che è comunque un
mattone, ma che un certo numero di persone ha
digerito più volte in questo ultimo semestre!
Al nostro stand, dagli amici di Spelaion,
troverete informazioni e risposte
dettagliate.
Crediamo che sia un buon punto di arrivo,
sopratutto se consideriamo da dove siamo
partiti e attraverso quali possibili tragedie
siamo passati!
Certo, di fondo, c’è il problema che siamo
ancora troppo pochi a pagarci un servizio di
tale livello: ma siamo anche estremamente
convinti che anche questa sia la strada
attraverso cui aumentare il numero dei soci
di SSI; non tanto attraverso quelle centinaia
di corsisti che ogni anno entreranno e
usciranno dall’associazione, quanto
attraverso il 10% (magari!) di loro che
speriamo di “fidelizzare”, investendo in
promozione associativa. Dove investire se non
su chi in qualche modo si è affacciato già al
mondo della speleologia e delle grotte?
Potremo finalmente mandare loro informazioni,
documentazione, libricini ecc.
dell’associazione nazionale degli speleologi
(facendogli intravedere che esiste un mondo
grande anche in speleologia!) senza gravare
sui costi che già gravano sui Gruppi Speleo.



Con un calorosissimo abbraccio,

Il Presidente

Mauro Chiesi



PERCHE’ UNA NUOVA POLIZZA?

1. la vecchia polizza era stata derivata da
quella “passataci” da FFS (che ha un numero
di assicurati ben maggiore di noi) in una
situazione di pura emergenza;

2. la vecchia polizza ci ha obbligato ad una
gestione di ufficio assolutamente
insostenibile col volontariato;

3. la vecchia polizza era particolarmente
complessa e arzigogolata: la scelta di tante
opzioni non ha avuto un buon riscontro, nei
fatti, nelle adesioni opzionali;

4. la vecchia polizza (che ha comunque
“pagato” parecchi infortuni), ci sarebbe
costata nel 2004 il 30% in più, pena la
risoluzione del contratto da parte di AXA
(perchè? perchè tutte le assicurazioni hanno
intro-dotto aumenti pazzeschi e la nostra,
che prevedeva la riassicurazione su AXA
France, è stata “ferma” per due anni, tempo
sufficiente per AXA per ridefinire il
“rischio SSI” in base appunto ai rimborsi
operati).

5. SSI, ente non commerciale, NON può
comperare e rivendere solo ad alcuni soci,
altrimenti lo Stato ci sottoporrà a pesanti
imposizioni fiscali.



CHE COSA ABBIAMO CERCATO DI MIGLIORARE?

1. pagare tutti per pagare meno: in pratica
distribuire i benefici di una assicurazione
non più individuale ma di Associazione su
tutti i soci della stessa, comprendendone
parte dei costi nella quota associativa,
secondo le diverse categorie di socio
(aderente, ordinario, sostenitore, socio
Gruppo);

2. abbassare al minimo i costi della polizza
infortuni “base”, per poterla inserire a
costi ragionevoli nella quota associativa di
tutte le categorie di socio (tra i quali vi
sottolineo la volontà di attivare finalmente
la categoria “aderente” a basso costo);

3. liberare i corsi da parecchia burocrazia e
abbassare complessivamente i costi per le
assicurazioni degli istruttori e dei corsisti
(introducendo l’iscrizione a SSI come soci
aderenti dei corsisti);

4. attivare una copertura RCT decente, non
più riassicurata con AXA France (e qui credo
saremo tutti più felici…), di Associazione,
dandone estensione formale ai soci Gruppo
Speleo in occasione di : corsi tecnici
omologati CNSS-SSI, oppure qualunque altra
manifestazione (compreso corsi di
introduzione, incontri e raduni, ecc.) di
promozione della speleologia, attraverso il
patrocinio diretto e formale di SSI;

5. limitare l’uso dei tagliandi giornalieri
alle SOLE attività di accompagnamento e
didattica di campo in grotte orizzontali,
senza utilizzo di attrezzature individuali
per progressione verticale; quindi tutte le
attività di promozione (vedi ad es. le GNS)
che i Gruppi svolgono normalmente,
continueranno a potere fruire della copertura
giornaliera.



PER ABBASSARE I COSTI, A COSA ABBIAMO DOVUTO
RINUNCIARE?

1. all’idea che tutti gli speleologi siano
onesti: abbiamo dovuto introdurre specifiche
franchigie, per limitare le possibilità che i
soliti “furbi” (stimabili nel 5-8% delle
richieste di rimborso sinora ottenute)
facciano come al solito saltare i conti per
gli altri, quelli onesti. E i conti stavano
per saltare, infatti ci chiedevano un aumento
del 30%, abbastanza giustificabile per altro!

2. rinunciamo alla libertà di scelta
individuale in favore dei benefici
collettivi: per raccogliere il premio annuo
minimo garantito, da pagare comunque con le
casse SSI e non più singolarmente, anche per
limitare al minimo la tassazione citata,
dobbiamo necessariamente comprendere entro la
quota associativa di TUTTI i soci SSI una
percentuale da destinare al pagamento del
premio assicurativo SSI.
In altre parole: il socio SSI è chiamato a
partecipare alla spesa occorrente per
assicurare tutti i soci, con RCT e
morte/infortuni;

3. al “rischio in itinere” per le polizze
base, cioè con le “base” saremo assicurati
solo a partire dall’ingresso della grotta (è
questo il cavallo di Troia, in realtà, che ha
fatto ragionevolmente abbassare il costo
della polizza base per tutti gli oltre 1500
soci di SSI).



QUALI DOVRANNO ESSERE LE QUOTE ASSOCIATIVE
PER IL 2004?

Pagare tutti per pagare di meno, significa
necessariamente ripartire i costi secondo una
ripartizione logica e soprattutto equa. Non è
stato facile, e nemmeno piacevole, trovarne
una che ci accontentasse tutti.
Ma debbo sottolinearvi che le nostre quote
associative sono ferme da anni e l’inflazione
reale ha colpito anche la nostra
associazione.

Per il 2004, il Consiglio, in ragione dei
costi di gestione SSI, delle iniziative, dei
progetti che si vogliono intraprendere, della
polizza assicurativa di associazione, propone
le seguenti quote associative:

– Aderenti: 15 euro

– Ordinari: 32 euro

– Gruppi: 120 euro

– Sostenitori: da un minimo di 120 euro all’
infinito..

– tagliandi giornalieri: 4 euro /cad.



Confermando che, per legge ma soprattutto per
logica, ai fini associativi
ogni categoria di socio ha gli stessi diritti
e doveri, va specificato che:



1. Ai soci ADERENTI verranno inviate
solamente le informative societarie per via
postale/mail, oltre ovviamente a materiale
promozionale e didattico (per i corsi stiamo
pensando ad un pacchetto ‘promozionale’,
gratuito, con alcune dispense didattiche,
manualetti ecc.), mentre (almeno per il 2004)
NON potremo inviare le riviste periodiche per
contenere i costi associativi al minimo per
questa categoria!



2. Il socio SOSTENITORE, di fatto, è quello
che vuole sostenere l’attività dell’
associazione, scegliendo se accedere o meno
all’opzione assicurativa ‘plus’ (ma dal 2004
appunto non sarà più opzione diretta verso
AXA, quanto verso SSI – e la cosa, come
accennato, ha una importanza capitale per il
fisco!-) oltre a ricevere tutti i benefici e
i servizi del socio ordinario.



3. L’aumento considerevole per i soci GRUPPO,
ce ne rendiamo conto, è quello che salta
maggiormente all’occhio. Deriva innanzi tutto
dal fatto che gli stessi potranno beneficiare
di copertura RCT per le loro attività di
corso tecnico omologato CNSS-SSI oppure di
accompagnamento o altro (compreso
manifestazioni varie tipo GNS, raduni ecc).
Ma non solo. Attraverso questo aumento,
continueranno a ricevere Opera Ipogea, BBS
(altrimenti non potremmo più permettercelo!),
Speleologia e, da quest’anno, l’Agendo
(news!!!), il tutto in un numero di copie che
stiamo discutendo in queste ore (litigandoci
come al solito, tra poveri). D’altra parte
riusciamo a ridurre la burocrazia per tutti,
i costi complessivi per le assicurazioni
necessarie e conseguenti ai corsi di tecnica,
ad aumentare la disponibilità di editoria
speleologica ecc., ecc .

Noterete che la quota associativa dei Gruppi
risulta esattamente quella dei Sostenitori:
sono i Gruppi Speleo, di fatto, i primi
sostenitori/beneficiari dell’idea stessa di
esistenza di SSI ! E noterete anche che 120
equivale a 8 quote ‘aderente’, oppure a 3,75
quote ‘ordinario’ (un gruppo dovrebbe avere
almeno 1 presidente, un segretario e un
tesoriere?..e non pare bello che siano la
stessa persona?).



4. Per il socio ORDINARIO, naturalmente,
nessuna novità rispetto agli anni passati, ma
in più avrà automaticamente una copertura
assicurativa annuale ‘base’, senza doversi
scomodare a compilare moduli e pagarla a
parte. Dal 2004, quindi, un motivo in più,
molto importante, per rinnovare l’iscrizione
sin dal primo giorno di Gennaio !!!