Gli speleologi del gruppo di Malo nel 2020 hanno rivisitato la Grotta Peroloch ferma dal 1995 a 212 metri di profondità. Fino ad oggi hanno raggiunto una profondità stimata di 400 metri dall’ingresso, con possibili prosecuzioni nei rami più profondi, seguendo la via dell’acqua.

La prima discesa verso il nuovo fondo tra pareti immacolate e laghetti cristallini

Nel 2020 gli speleologi del GSM Gruppo Speleologico Malo hanno considerato la rivisitazione di alcuni passaggi sul fondo della Grotta Peroloch.
Il peroloch, in cimbro “Grotta dell’orso” si apre a 1.518 metri di quota sul versante occidentale del monte Zebio ad Asiago, in provincia di Vicenza.
E’ conosciuta “da sempre”, forse esplorata la prima volta dal disciolto Gruppo Speleologici Berici Longare, poi negli anni ’80 rilevata fino a 50 metri di profondità dal Gruppo grotte Sette Comuni.
Negli anni ’90 gli speleologi di Malo riescono a spingersi a più di 200 metri di profondità dall’ingresso, nel Ramo dei Commercianti.
La storia delle esplorazioni riprende da qui, tra settembre ed ottobre 2020, quando gli esploratori decidono di infilarsi in un alcuni stretti passaggi sul fondo. Da questo punto la grotta riprende con vuoti e pozzi di grandi dimensioni, che scendono per altri 100 metri.
Nel 2021 viene superato un ulteriore ostacolo, costituito da un sifone con acqua a 4 gradi centigradi, che conduce ad un canyon con cascate e laghetti, che scende per altri 100 metri.
Le esplorazioni riprenderanno con la prossima primavera quando la strada d’accesso sarà di nuovo libera dalla neve.
Sul fondo provvisorio, un meandro asciutto in salita attende di essere violato, dopo aver ammaliato gli speleologi con un invitante vento ipogeo che lo attraversa.

Potete leggere la storia della grotta, foto e rilievi e la cronaca delle recenti esplorazioni nel file allegato:
https://www.scintilena.com/wp-content/uploads/2022/01/RISOLTO-UN-perolock.pdf

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