Notizia di Mario Pappacoda
Ieri è stato superato anche il 5° sifone del collettore a monte di Su Molente, dove eravamo fermi in un lungo tratto subacqueo di 240 metri e profondo -27 m . e dove finalmente dopo altri 85m metri di progressione sommersa siamo riusciti a riemergere all’asciutto.
Già dalla settimana precedente i soliti inesauribili speleologi collaboratori, avevano trasportato una parte delle attrezzature, percorrendo per l’ennesima volta la ripida e pietrosa Iscala ‘e Su Molente: 350 m di dislivello, dove ogni passo è quello buono per rompersi qualche gamba o scivolare rovinosamente con le bombole in spalla. Essendo così in pochi, neanche gli speleosub possono evitare di trasportare bombole, perfino da soli e nei giorni infrasettimanali.
Domenica, i soliti Sergio, Corrado, Antonio, Alessandro, Enrico, Carmelo, Maria e Pietro hanno accompagnato Roberto e Leo sino al sifone, trasportando 15 zaini di attrezzature e bombole. Ospiti di eccezione Stefano Fercia, ( e suo cugino ) uno dei vecchi della Codula, tra i primi ad esplorare sistematicamente la grotta di Su Palu.
Stavolta consapevoli che avremmo dovuto esplorare lunghi tratti sommersi prima di riemergere, nell’immersione abbiamo deciso di utilizzare 4 bombole a testa caricate con una miscela EANx tra il 30 ed il 36% di ossigeno (due da 10 lt e due da 7 lt) e la confortevole muta stagna in sostituzione di quella umida. La fatica per superare i primi 4 sifoni, intervallati da dune di sabbia flottante, con tutta quell’attrezzatura addosso, è stata veramente grande. La sequenza per raggiungere il 5° sifone è infatti la seguente: 1° sifone di 10m con riemersione in una piccola sala dominata da una ripidissima duna di sabbia dove bisogna letteralmente scalare e strisciare; 2° sifone fangoso di pochi metri che conduce al collettore principale, che ci aspetta con un’altra duna di sabbia, al di là della quale bisogna nuotare nel Lago di Murphy, fino alla terribile cresta di roccia che immette a sua volta nel bellissimo specchio d’acqua di “Su
Gologonetto” porta di accesso ai lunghi tratti sommersi verso monte. Superare questa non è uno scherzo!
Il terzo sifone è lungo 290 m con una profondità di -21 (non è il fondo!). Si emerge in una lunga e grande galleria da fare un po’ a nuoto un po’ arrancando sulla sabbia flottante e sul sedimento molle. Qui abbandoniamo due bombole da 7 lt.
Nel 4° sifone, lungo 40 m e profondo 7 m , si comincia a lottare con le anguille. Stavolta la sabbia ha coperto parte della sagola, che ripristiniamo subito. Si emerge in una lunga e gigantesca galleria (galleria dell’Attesa dove procedere con i 10+ 10 in spalla è veramente demenziale. Altra nuotata finale verso il lungo lago dove si trova il 5° sifone e dove erano state interrotte le esplorazioni dopo un tratto sommerso di 240m. Esso si apre a circa 20 m di profondità ed è piuttosto sporco. Qui la lotta con le anguille si fa impari e rischiamo di soccombere… Finalmente, superati i 320m di sifone e melma, si riemerge in una galleria inizialmente puzzolente a causa dai sedimenti accumulati che fermentano. Abbandonate le attrezzature, procediamo con cautela per i primi 50m ; si affonda nelle sabbie mobili sino alla coscia. La galleria (battezzata Galleria Vecchi e Stanchi) diventa improvvisamente più grande e il fiume finalmente scorre
visibilmente. Sulla sinistra appare un affluente dalla quale sembra arrivare tutta la porcheria dei sedimenti ma che chiude in depositi sabbiosi puzzolenti (verificato, poi, in esatta corrispondenza di Bacu Tattis). Dall’affluente in poi il sedimento scompare e la galleria diventa alta e bianchissima, con immacolate dune di sabbia altrettanto candida, dove scorre un limpido fiume. Ci aspetta quindi un lago, freddo e profondo, lungo poco più di 100 m , alla fine del quale un 6° sifone ci blocca e ci tenta…. Riflettiamo a lungo prima di trasportare le attrezzature fin lì: le bombole sono pesanti e rischiamo di affondare nelle sabbie mobili compromettendo le attrezzature. Decidiamo a malincuore ma saggiamente, di ritornare a settembre con al seguito altre due bombole aggiuntive più piccole. Usciamo dalla grotta al buio e affaticati, e con mille nuovi interrogativi, per quella che doveva essere un uscita all’insegna della fatidica congiunzione con
la grotta di Su Spiria… dove è finito il punto fatidico di “SINCONTRU” ? il ramo a monte della grotta di Su Molente ora è lungo 1100m di cui circa 700m sommersi, con questi nuovi metri di gallerie esplorate avremmo dovuto raggiungerlo, invece cosi non è stato !! ma oramai manca veramente poco.. ancora un piccolo sforzo è l’obbiettivo verrà raggiunto !!
Ma adesso ci aspetta Iscala ‘e Su Molente, in salita, e con tutto quel peso sulle spalle, e davvero un brutta faccenda !!

Roberto Loru – GSS –

Leo Fancello – GRA-

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