Torrentismo, incidente mortale al Monte Cucco
Ieri pomeriggio uno speleologo e vigile del fuoco di 43 anni è morto nella forra di Rio Freddo sul Monte Cucco (PG).
Dai giornali sembra che mentre stava scendendo un pozzo di 30 metri, o all’approssimarsi al ciglio del salto, si sia staccata una grossa porzione di roccia, trascinandolo giù. Gli altri che erano con lui lo hanno raggiunto in fondo al pozzo ma era già morto.
La Scintilena porge le più sentite condoglianze ai suoi familiari.
La forra di Rio Freddo situata all’interno del Parco del Monte Cucco è una delle forre più frequentate dell’Italia Centrale dai torrentisti, sia d’estate che d’inverno. Si snoda per diverse centinaia di metri nel versante nord-est del Monte Cucco. La bellezza dell’ambiente, la quantità d’acqua notevole e la possibilità di tuffarsi in molti piccoli salti la rende una attrattiva di indubbio fascino per italiani e stranieri. Meno di 15 giorni fa su un altro articolo che riguardava un altro incidente in una forra umbra, rimarcavo il fatto che le forre sono frequentate da moltissima gente negli ultimi anni, direi “troppa” gente; In un ambiente comunque “pericoloso” questo comporta un inevitabile aumento statistico degli incidenti.
Per chi non sa cosa è una forra: Una forra è sostanzialmente un torrente che ha inciso profondamente il suo corso, un fosso incassato tra pareti rocciose spesso molto alte, che scende ripido lungo i fianchi dei monti con salti, cascatelle e piccoli laghetti. La bellezza dell’ambiente, il divertimento nel saltare in laghetti di acqua gelata, il fatto che si è alla luce del sole e non nel buio di una grotta, spesso fanno sottovalutare il fattore pericolo e la discesa di una forra diventa quasi una “scampagnata” per noi speleologi, rispetto alle impegnative risalite dalle profondità delle grotte, perchè la forre si fa solo in discesa, non c’è neanche necessità di risalire e quindi non c’è un grosso impegno fisico e in teoria è “alla portata di tutti”.
La cosa che più mi sconvolge è che un fatto del genere, in una forra vicino casa mia, poteva capitare a chiunque, anche a me. Dalle notizie non sappiamo “quanta” roccia si sia staccata dalla parete, se si è trattato di una frana o delle cattive condizioni della roccia intorno all’armo.
rest in peace…
Queste cose mettono sempre un pò di paura anche a un giovane speleologo come me…
Sono molto dispiaciuto…