La zona e’ sempre quella, la valle del Lao, ricca di forre oltre ogni previsione. Nei giorni scorsi un gruppetto di appassionati composto da Giuseppe Antonini, Giacomo Berliocchi, Paola Santinelli e il sottoscritto ha percorso due forre sconosciute.

1) Canale La Grassa (AKA Scaricapietre), 18 agosto 2004. Afluisce nel Lao poco a monte della Centrale Palazzo. Una grossa incisione ben visibile e riconoscibile da lontano. Nel 1988, ancora ignaro delle tecniche di progressione su corda, risalii circa 150 m della gola a partire dalla confluenza, convincendomi che nel complesso l’itinerario non fosse
interessante. Poi gli anni sono passati, e la voglia di andare a vedere meglio e’ pian piano lievitata. A Pino Antonini invece e’ bastata un’occhiata da lontano per convincersi che la gola fosse interessante. Una chiacchierata al telefono ed eccoci d’accordo nella meta di una discesa esplorativa.
La gola pero’ era stata gia’ oggetto di una precedente discesa (abbiamo trovato gli armi). Corre voce che questa sia avvenuta un paio d’anni fa ad opera di speleologi pugliesi. Se qualcuno ne sa di piu’ si faccia vivo.
La discesa del Canale La Grassa si puo’ dividere in due parti, per un dislivello complessivo di 600 m. Il confine tra le due parti e’ dato dall’antico sentiero che congiunge Orsomarso a Papasidero, attraversando il Canale nell’unico punto possibile. A monte c’e’ una forra che richiede una quindicina di calate (max 24 m), attualmente priva di scorrimento. A valle c’e’ un salto strapiombante di una decina di metri (forse aggirabile) e subito delle sorgenti danno vita al torrente. Si scende cosi’ una gola prevalentemente ampia ma chiusa da pareti alte e verticali. Da qui in avanti la corda non serve piu’, e ci si bagna al massimo fino alla vita.

2) Canale Gaccale, 20 agosto 2004. Questa invece non era mai stata scesa prima da alcuno. Si tratta di una bella forra affluente dell’Argentino, situata proprio di fronte al paese di Orsomarso (un’eccellente punto di vista sulla gola e’ costituito dalla strada che sale verso la contrada Scorpani, sul versante opposto dell’Argentino). Per un dislivello di 200 m e uno sviluppo di 1200 m il Canale scorre inforrato, rendendo necessaria la corda una quindicina di volte (max 23 m). Scorrimento niente.
Per una volta sono riuscito a mettere in rete una pagina sul canale Gaccale nel mio sito infinito (nel senso che non riesco mai a finirlo), con tanto di foto!

Michele Angileri
http://www.micheleangileri.com/canyons

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