Stefano Zavka, alpinista ternano di 35 anni che venerdì scorso alle 18.30 ha raggiunto la vetta del K2, è praticamente disperso. Non si hanno più notizie di lui proprio da venerdì, l’ultimo che l’ha visto è stato un suo compagno di spedizione che ha raggiunto con lui la vetta. Al ritorno le condizioni meteo e l’ora tarda hanno creato molti problemi. Sabato mattina avevo letto la notizia di Marco Mazzocchi, anche lui in spedizione, che finalmente il nostro alpinista aveva raggiunto la vetta del K2, la tanto agognata vetta che era sfuggita a Stefano nel 2004 nella notissima ascesa al K2 di un team italiano in ricordo della prima ascesa al K2 di Achille Compagnoni. Nel 2004 una tempesta spazzò via le tende dell’ultimo campo, e spazzò via anche i guanti di Zavka che, per evitare congelamenti, dovette rinunciare. L’occasione si era ripresantata adesso, e sicuramente in vetta c’è arrivato.
Le condizioni atmosferiche sono veramente ostili, e stamattina ho beccato un pugno sullo stomaco leggendo sulle locandine del Corriere dell’Umbria che Stefano è disperso da venerdì notte.
Stamattina ancora pochissime notizie smozzicate, i familiari stanno cercando disperatamente di mettersi in contatto con i componenti della spedizione, e Mario Vielmo al telefono ha confermato che lo ha visto l’ultima volta venerdì notte mentre scendevano precipitosamente dalla vetta. All’ultimo campo base sono stati lasciati viveri e provviste, ma la speranza è davvero ridotta al lumicino perchè una notte fuori a 8000 metri non perdona. Si spera che Zavka abbia incontrato altri alpinisti che negli stessi giorni erano in prossimità della vetta.
Da parte mia Stefano, tutti i moschettoni possibili, afferrali, prendili, fatti prendere e portare giù, ci hai fatto sognare due giorni fa, un ternano sul K2, adesso non farci più stare in pena, ti aspettiamo.

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