Analisi morfologiche e paleoneurologiche rivelano tratti primitivi nei primi rappresentanti del gruppo che include i lupi moderni
Un nuovo studio, pubblicato sullo Zoological Journal of the Linnean Society, descrive il ritrovamento in Piemonte del più completo scheletro fossile europeo attribuito al genere Eucyon, un canide ancestrale vissuto circa 5,5 milioni di anni fa (Messiniano, tardo Miocene).
Il reperto, classificato come Eucyon monticinensis, rappresenta un punto chiave per lo studio dell’evoluzione del clade Canini, che comprende lupi, sciacalli e coyote.
Il fossile è stato scoperto lungo il fiume Tanaro, in provincia di Asti.
Grazie allo stato di conservazione, è stato possibile effettuare una ricostruzione 3D dello scheletro, incluso un calco digitale dell’endocranio.
L’analisi paleoneurologica ha evidenziato caratteristiche cerebrali considerate primitive: in particolare, la corteccia frontale appare meno sviluppata rispetto a quella dei canidi sociali moderni come Canis lupus e Lycaon pictus: questo suggerisce che Eucyon monticinensis avesse uno stile di vita prevalentemente solitario e un comportamento opportunistico.
Dal punto di vista filogenetico, il genere Eucyon si colloca come probabile progenitore dei Canini, giunto in Eurasia tramite lo Stretto di Bering dall’America settentrionale. Il reperto piemontese consente di colmare lacune significative nella conoscenza della transizione evolutiva da forme simili a volpi a quelle dei canidi di taglia maggiore e comportamento cooperativo.
Lo studio è frutto di una collaborazione tra diverse istituzioni italiane ed europee, tra cui le università di Perugia, Milano, Torino, Sapienza di Roma, CNR di Pisa, e i musei di Berlino e Stoccolma.
Fonte:
Pikaia.eu, “Un fossile eccezionale svela l’evoluzione dei lupi”, https://pikaia.eu/fossile-evoluzione-lupi/
Zoological Journal of the Linnean Society
https://academic.oup.com/zoolinnean/article-abstract/203/4/zlaf016/8110753