da https://www.youtube.com/watch?v=wUHxDCb4FmsGiovanni Badino, con San Calogero sullo sfondo: luoghi da speleoterapia, ed anche da progetti scientifici di alto livello (https://www.youtube.com/watch?v=wUHxDCb4Fms)

Leggerezza di fine anno

Immaginate di mettere da parte il caos quotidiano, la luce artificiale e le notifiche incessanti, per immergervi in un rifugio sotterraneo di silenzio, buio e introspezione. Sì, stiamo parlando delle grotte.

Non le nostre, corde, fango e pipistrelli, né quelle che, nell”immaginario collettivo, richiamano film horror. Qui solo grotte per il benessere, dove yoga, meditazione e bagni sonori diventano una terapia multisensoriale.

Secondo Katy Kelleher, che ha dedicato all’argomento un articolo su National Geographic nel giugno 2024, le grotte sono state fondamentali per l’umanità, prima rifugi preistorici e luoghi sacri, poi “buen retiro”: per tutti, non solo per noi speleologi. Poi, certo, l’uomo ha deciso che era meglio stare all’aperto, con il sole sul viso.

Ora, anche i non speleologi riscoprono il fascino del “ritorno al buio”.

QUANDO LE GROTTE DIVENTANO SPA (E NON SOLO)

“Why your next wellness trip might lead you into a cave“ è il titolo: le grotte di cui si parla sono rifugi sotterranei, rustici o tanto lussuosi da far invidia a una suite a cinque stelle. Gli Sky Cave Retreats in Oregon, ad esempio, offrono alloggi scavati nel fianco della collina, mentre i Dark Retreat Earth Domes in Thailandia sembrano usciti direttamente da un set cinematografico. Poi, c’è la mistica grotta di Dungeshwari in India, dove si dice che Buddha abbia meditato prima di raggiungere l’illuminazione.

Non serve essere un illuminato per apprezzare questi luoghi. Una breve sosta, come quella al Passo Dochula in Bhutan, permette di sedersi in piccole grotte di meditazione e riflettere sul panorama mozzafiato. E, in Oklahoma, la “Grotta delle Madri” della Foresta della Pace invita a una pausa di contemplazione profonda e a prova di vento.

IL BUIO: BALSAMO PER CORPO E MENTE

Forse sorprenderà (i non speleo): passare del tempo nell’oscurità può fare miracoli per la salute. La REST (terapia di stimolazione ambientale limitata), sviluppata negli anni ’60, ha dimostrato benefici per rilassare il sistema nervoso e alleviare disturbi mentali come il disturbo bipolare, la sindrome da stanchezza cronica e persino l’emicrania.

Aaron Rodgers, gloria del football americano, e Rosario Dawson, attrice e produttrice, sono diventati ambasciatori entusiasti di questa pratica.

Scorrere il telefono è la vera morte,” ha dichiarato Dawson dopo un ritiro di quattro giorni. Chi può darle torto?

SOGGIORNI IN GROTTA: PER OGNI TASCA E LIVELLO

Allo Sky Cave Retreats, è possibile passare settimane in una suite sotterranea insonorizzata, completa di letto, tappeti, stufa a legna e un bagno accogliente.

Serve un’esperienza più breve? Nessun problema. In Texas, le Tres Cuevas offrono stanze scavate nella montagna, mentre le Olentangy Caverns in Ohio propongono sessioni di yoga collettivo in grotta.

Che sia per un’ora o un mese, c’è un modo per tutti di esplorare la magia del sottosuolo.

Come dice Will Hunt nel suo libro Underground: A Human History of the Worlds Beneath Our Feet: “Il sottosuolo ci insegna a rispettare il mistero”. Quindi, pronti a mettere un piede nel buio?

USCIAMO DA NATIONAL GEOGRAPHIC: LA SPELEOTERAPIA

Avete mai pensato che le grotte potessero essere più di un luogo per attività speleologica? Benvenuti nel mondo della speleoterapia, una branca della medicina preventiva che sfrutta le particolari condizioni delle grotte e delle miniere dismesse per trattare disturbi respiratori.

Grazie al particolare microclima, con umidità vicina al 100% e temperatura costante, le grotte sono perfette per alleviare problemi come asma allergico, rinosinusite cronica, broncopneumopatie cronico-ostruttive (BPCO) e persino per supportare chi combatte con i postumi del Long Covid.

Un toccasana naturale uscito dal manuale di Madre Natura!

LA NASCITA DELLA SPELEOTERAPIA MODERNA

Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli abitanti di Ennepetal, in Germania, trovarono rifugio nella Kluterthöhle, una grotta labirintica. Oltre a proteggersi dalle bombe, i rifugiati notarono che molti problemi respiratori miglioravano o scomparivano del tutto.

Kluterthöhle – foto A. Ferrazin

Il fenomeno attirò l’attenzione del professor Carl Hermann Spannagel, che trasformò la grotta in una clinica sotterranea per il trattamento dell’asma e di altre malattie respiratorie. Negli anni ’70, Spannagel identificò parametri simili nella Grotta del Vento, in Toscana, e avviò studi con l’Università di Pisa. I risultati furono entusiasmanti, soprattutto per bambini e adolescenti, con un miglioramento significativo senza gli effetti collaterali dei cortisonici. “Non è una cura, ma la cura”, come sostiene il professor Giovanni Agostini, autore di “Antro e speleoterapia. Introduzione alla climatologia ipogea”

ALCUNI LUOGHI DI SPELEOTERAPIA DA SCOPRIRE

Miniera di Sale Wieliczka – Cracovia, Polonia

A pochi passi dal centro di Cracovia si trova la straordinaria Miniera di Sale Wieliczka, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Non solo un museo a cielo chiuso (anzi, a 135 metri sottoterra), ma anche un centro di benessere.

Miniera di Sale Wieliczka – Cracovia, Polonia – foto Davide Ferrazin

Qui, nel Lago Wessel, si può pernottare in camere dotate di sistemi di inalazione salina, per un’esperienza di puro relax e rigenerazione.

Miniera di Sale Wieliczka – Cracovia, Polonia – foto Davide Ferrazin

Miniera di Sant’Aloisio – Valtrompia, Italia

Ne ha parlato Scintilena nel 2020: dal 2019, la  ex miniera di siderite è diventata un centro di speleoterapia per la salute respiratoria. Un giro in trenino tra le gallerie illuminate porta i visitatori a passeggiare, rilassarsi su lettini ed esplorare le esposizioni storiche. Una vera immersione nel benessere… a prova di polmoni.

Un’immagine datata dello stabilimento minerario di Sant’Aloisio, in Valseriana

SPELEOTERAPIA: DOVE VORREI ANDARE IN ITALIA: MUGUGNI DI FINE ANNO

“Il termalismo ovunque è ricchezza: qui è un’occasione persa” (Candido Cannavò)

LE STUFE DI SAN CALOGERO

In Sicilia, a Sciacca, in provincia di Agrigento ci sono grotte che sono state abitate fin dall’età del rame. Per un periodo sono state abbandonate a causa di fuoriuscite di vapore (dovute a movimenti tellurici), ma poi nuovamente furono occupate in epoca greca. Il monaco San Calogero (IV sec.) scoprì in seguito le virtù terapeutiche del vapore e le grotte furono trasformate e dotate di sedili in pietra su cui si accomodavano i “pazienti”.

Sono sul monte Kronio, o monte San Calogero, una collina a circa 7 km da Sciacca.

La formazione geologica del Monte Kronio si avvicina di più al periodo di transizione che al vulcano primitivo. La sua roccia è prevalentemente di calcare ferruginoso e non si riscontrano rocce e minerali d’origine vulcanica, poiché mancano pozzolane, trachiti, pomici e simili. I minerali predominanti sono lo spato calcare, la silice, l’allumina, la magnesia e l’ossido di ferro in abbondanza.

Sul monte, riserva naturale orientata, si trovano il santuario di San Calogero, del XVI secolo, l’Antiquarium e diverse grotte naturali dalle quali si sprigiona vapore, tra cui la più nota la Stufa di San Calogero.

L’antro ha una temperatura che varia da 36°C a 42°C. Al suo interno lavori di scalpello ed incisioni illeggibili: residui greci, forse saraceni. E poi sedili dove venivano sistemati gli ammalati. Le buche dove inserire il braccio o la gamba dell’ammalato, per curarlo.

Grand Hotel delle Terme: immagini di un sogno – M. Abisso

Sul monte il complesso termale è vicino a diverse cavità carsiche, sfruttate sin dall’antichità a fini terapeutici. L’Antiquarium è stato inaugurato negli anni ottanta e contiene reperti degli scavi effettuati.

Secondo la leggenda, a scavare le Stufe di San Calogero fu Dedalo, nel periodo in cui il territorio era occupato dai Sicani. È la cavità più profonda della Sicilia ed è interessata da un flusso di aria vaporosa con temperature che variano tra i 37° e i 39°. Da millenni è usanza sostare all’ingresso per trarre alcuni benefici terapeutici. Entrare sembra impensabile, proprio in ragione delle elevate temperature, nonostante gli antichi monaci abbiano costruito dei sedili.

C’era uno stabilimento termale, di proprietà della Regione Sicilia: è stato chiuso il 6 marzo 2015 insieme alle piscine di acqua sulfurea, le piscine di acqua salsobromoiodica, le Stufe di San Calogero, il Grand Hotel delle Terme (mai aperto al pubblico: vanta di essere l’opera incompiuta più antica d’Italiasince 1954 – inutilmente scaturita da una mastodontica opera di consolidamento sulla parete rocciosa del Monte Kronio) ed il parco termale. Un complesso di beni pubblici di inestimabile valore, con acque di proprietà uniche al mondo che potrebbero essere occasione di rilancio del turismo. La città chiede da tempo ed a gran voce di aprire e riaprire il complesso.

Veniamo a Badino: perchè la sua foto?

Monte Kronio è stato (ed è) il nome di un omonimo progetto di La Venta e della Commissione Grotte E. Boegan di Trieste: il vero trascinatore del progetto è stato Giovanni Badino.

Al Progetto Kronio, con dedica a Badino, è ispirato un video presente su You Tube.

Il video ha immagini fantastiche ed esplicative della fatica e della tensione dei partecipanti della Venta e della Commissione Grotte E. Boegan durante le calde esplorazioni: https://www.youtube.com/watch?v=wUHxDCb4Fms

SPELEOTERAPIA: CONCLUSIONI

Mi ha colpito, su una chat, un riferimento ad un Master toscano di Medicina termale e Idrologia medica: uno speleologo ha condotto un’analisi sperimentale (preliminare) sugli effetti della speleoterapia a livello ormonale. Su 4/5 delle persone che ha coinvolto nel test ha riscontrato un abbassamento dell’ormone dello stress dopo 4 ore di permanenza in grotta, rispetto a un giorno standard in città. Un leggero abbassamento rispetto al giorno di controllo si mantiene fino a sera tardi.
Di conseguenza, per quello che i dati dicono, si può supporre che la grotta nostrana (carsica, umida, fredda) ha un potenziale effetto antistress, tendendo ad abbassare i livelli di cortisolo in soggetti sani di età e genere differente.
Pensiamoci: sarà anche per questo che amiamo tanto le nostre grotte?

Marina Abisso

SC Ribaldone – GS Lunense

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