Studio delle correnti d'aria

Un Pisano a Montebuono dice che...

 

 

 

Ciao, mi chiamo Marco Genovesi (abito vicino a Pisa), qualche anno fa,
quando ancora facevo parte del gruppo GSP  CAI , sono venuto un paio di
giorni
con due miei amici del Gruppo a fare un giro alla grotta di Montebuono
(insieme con mucchio di voi, che adesso non ricordo).

Ho visto che avete fatto un bel sito WEB, vi  faccio i miei complimenti.
Piacevoli i racconti delle esplorazioni a Montebuono (dato che ci sono
stato, li comprendo pienamente..soprattutto le strettoie!!). Qui in Apuane
le grotte sono generalmente diverse, spesso assai piu` grandi, ma quella di
Montebuono in effetti e` un po` particolare...  Durante lunghi anni di
militanza speleo (adesso ne ho 47, e potrei anche dire di essere ormai uno
speleo-pensionato) ho girato in lungo e largo varie zone carsiche italiane,
ma questa grotta l'ho sempre ricordata come un'enigma.

Quando ci passai per caso davanti nel '93 (?), di ritorno dalle vacanze in
Puglia con mia moglie, frenai bruscamente il furgone quando vidi quel buco
sulla strada...e quella forte corrente d'aria gelida!!   Fu allora che
decisi di ritornare e cosi` combinammo un giro con alcuni di voi.

Vi dico adesso brevemente quella che e` la mia opinione, a livello
esplorativo, di quella grotta e della zona a cui appartiene.

La grotta di Montebuono credo sia  SICURAMENTE una parte molto piccola di
un grosso sistema carsico il cui livello attivo, con ogni probabilita,` si
trova  ad una quota inferiore ai 200 mt slm. (e cioe` almeno -100 rispetto
all'ingresso principale).
La struttura a sinclinale, almeno  a sud di Stifone,  lo farebbe supporre:
peraltro la grande portata delle sorgenti stesse lo lascia intravedere,
anche se una parte delle acque provengono sicuramente da nord, cioe` dai
monti di Ameglia fino ai Martani.
Il labirinto di condotte forzate, spesso assi piccole, probabilmente si e`
formato con risalite di acque chimicamente aggressive (molti solfati) della
falda profonda, generatesi quando comunque il livello della stessa era
assai piu` alto dell'attuale. In tal senso molti dei "pozzi", come voi li
chiamate, a me sono sembrate semplicemente delle condotte forzate verticali
o quasi, ma condotte (e scavate dal basso).

Ho l'impressione inoltre che la grotta`, con le sue correnti d'aria, sia
piu` sensibile alle variazioni barometriche che a quelle del cassico "tubo
di vento", per cui mi conferma in effetti il sospetto di avere grossi
volumi di "vuoto" da qualche parte, presumo piu` probabili  verso il basso:
ma d'altronde la forte corrente fredda estiva non puo` non essere generata
anche da uno o piu` ingressi posti almeno tre-quattocento metri piu` in
alto. E Vista l'anzianita` del carsismo, non sono quini da escludere "piani
di gallerie" a quote superiori all'ingresso, corrispondenti a vecchi
livelli di stazionamento della falda: tutto questo rende la grotta ssai
complessa e sicuramente le future esplorazioni non mi smentiranno.

In ultimo, una domanda: ma avete mai fatto un monitoraggio delle correnti
d'aria, nelle varie zone, in relazione alle variazioni di temperatura e
pressione atmosferica??
Allora, in quella mia breve visita lo conisigliai a qualcuno di voi (usando
dei Datalogger dedicati): secondo me questo puo` aiutare molto a capire
l'intero sistema e quindi anche dove esplorare... Ricordatevi che esistono
grotte con correnti d'aria simili che hanno un volume interno ipotizzato di
oltre 100 Milioni di m3!!   Se siete interessati a questo, magari fatemelo
sapere (per hobby mi interesso di queste problematiche) , si potrebbe
impostare un'indagine in tal senso.

Beh., per ora vi saluto, scusatemi se mi sono dilungato eccessivamente
e...buone esplorazioni!

     Ciao

           Marco Genovesi

Redazione e Credits: Scatolini Andrea