Verso la turisticizzazione di un’altra grotta – Il Buso della Rana
Il Buso della Rana, una delle più grandi grotte italiane, sta subendo il processo che la declasserà a grotta turistica. Niente sarà più come prima e niente già è più come prima.
Su facebook si legge da qualche parte che sono stati posati i primi gradini nei tratti più scivolosi, per facilitare l’accesso ai turisti e ai visitatori.
Forse bastava un foglio di carta moschicida, non so.
Poi su “Il Giornale di Vicenza” leggo una allarmante notizia “Al Buso della Rana il bando va a vuoto Si tratta con un ente” MONTE DI MALO. Scaduti i termini per la gara
Nulla di fatto per l’affidamento dell’area speleologico – turistica
La notizia parla di appalti, riqualificazione, sviluppo turistico, un milione e trecentomila euro, comitati di gestione, enti, canoni d’affitto.
Nella notizia la parola “grotta” figura una sola volta; “speleologi” non c’è mai scritto, c’è scritta 3 volte la parola “amministrazione”.
Speriamo di ricevere presto chiarimenti dagli amici veneti, nel frattempo sono triste.
Suppongo che la FSV abbia iniziato a muoversi usando gli strumenti messi a disposizione dalla legge.
Nessuna turisticizzazione della grotta, ma solo dell’area esterna adiacente.
Gli scalini, che in realtà sono semplicemente dei ferri infissi nella roccia, sono stati messi nel percorso speleologico verso Sala Snoopy dato che sempre più frequentemente i gruppi speleo accompagnano le persone in visita in questa parte della grotta.
Sandro, e per 4 fittoni in ferro stanziano 1.330.000 €..?? E fanno pure appalti?? E a cosa servirebbe continuare a valorizzare l’esterno se non si mirasse, prima o poi, a rendere turistica l’intera grotta?
Ragazzi, forse la raccontano a voi (e voi a noi) oppure sti giornalisti hanno preso lucciole per elefanti….
Quasi 40 anni fa il GSM costruì la ferrata al Laghetto di Caronte. Essa è stata percorsa da orde di bravi turisti accompagnati in grotta da bravi speleologi.
Il nostra amato “buso” non è diventato “turistico” allora e non lo sarà neanche adesso. Ah, i “fittoni” sono stati donati da una ditta meccanica e la spesa totale per l’infissione non supera i 30 euri. Nessuno ha stanziato niente a nessuno.
L”affare” della costruzione adiacente al Buso rientra nelle competenze del Comune di Monte di Malo, che non ha ancora preso nessuna decisione a riguardo. Il GSM e gli speleologi non c’entrano.