In questo video youtube dell’Istituto Luce un documento storico: la cronaca delle esplorazioni del ’56 di Pietro Parenzan, con particolare attenzione alla biospeleologia dell’inghiottitoio del Bussento, in Campania.

Il percorso ipogeo del Bussento è stato oggetto di esplorazioni fin dal 1925 con il Barone Carlo Franchetti con difficoltà notevoli per la presenza di sifoni e forte corrente del fiume.

La prima esplorazione del Bussento sotterraneo è riportata nella “Rassegna Speleologica Italiana” n. 3, Como 1950 pag. 125; Nel mese di dicembre 1950 fu proprio il barone Carlo Franchetti ad avventurarsi a realizzare il sogno accarezzato dal 1925 e alla guida di un gruppo di 10 speleo del Circolo Speleologico Romano tentò per la prima volta l’avventura Bussento.
Nel luglio 1952 tentò per la prima volta l’avventura Bussento anche un gruppo di 14 speleologi del Centro Speleologico Meridionale di Napoli, guidato dal prof. Pietro Parenzan, (op. cit., pp. 41.43; S. Patrizi e M. Cerruti, Fauna della grotta del Bussento, in “Notiziario del Circolo Speleologico Romano”, n. 5, Roma 1951) e in “Tenebre Luminose” 1957.
Nell’agosto 1952 tornò per la seconda volta il Barone Franchetti con un nutrito gruppo di speleologi e dopo vari tentativi, quasi non curandosi delle evidenti difficoltà e dei rischi che erano dietro l’angolo, riuscì a seguire il corso sotterraneo del fiume per 600 metri. (relazione delle esplorazioni dell’agosto 1952, notiziario del Circ. Spel.co Romano n. 7, Roma 1954, pp. 4.12).
Gli speleologi fino al 1956 avevano come referenti a Caselle in Pittari Michele e Virgilio Pellegrino, tra i quali si era restaurato una cordiale e frequente corrispondenza epistolare.
Una campagna esplorativa imponente fu svolta dal Centro Speleologico Meridionale nel luglio 1956, guidato dal prof. Pietro Parenzan alla quale parteciparono circa quarantacinque persone e proprio a questa spedizione fa riferimento il documento dell’Istituto Luce dell’agosto ’56.
Nell’autunno del 1958 il gruppo speleologico del CAI di Napoli, guidato dal dott. Alfonso Piciocchi, raggiunse per la prima volta il punto di massima penetrazione possibile: il grande sifone, dove fu costretto a fermarsi.
Nell’estate del 1960, nell’ambito di un raduno internazionale di speleologia, il gruppo dello Speleo Club Roma organizzò un’esplorazione sistematica del corso sotterraneo del fiume Bussento (cfr. Nuovi contributi alla conoscenza del percorso sotterraneo del fiume Bussento,di Lamberto Laureti). In seguito i tentativi sono proseguiti col gruppo Piciocchi (Napoli) nel 1983, col gruppo Speleologico Valtiberino di città di Castello nel 1986 e Ferranti (Napoli) nel 1993.

Maggiori info sulle recenti esplorazioni al Bussento: https://www.scintilena.com/?s=bussento&search=Cerca

Maggiori info sulla speleologia in Campania: https://www.scintilena.com/category/campania-regioni/

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Libri sull’argomento:
Parenzan – Storia delle esplorazioni dell’inghiottitoio del fiume Bussento, Napoli, 28 ottobre 1957

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