CapoVolta a tutta birra!

2305 partecipanti, mostre, conferenze e incontri: il raduno internazionale di speleologia ha trasformato il borgo lombardo in un vivace centro di esplorazione, cultura e festa sotterranea: un resoconto anche in formato catastale, per non perdere l’abitudine…

Speleologia “CapoVolta 2025” ha trasformato Volta Mantovana nel cuore pulsante del mondo sotterraneo, accogliendo speleologi, ricercatori e appassionati da tutta Italia e da numerosi Paesi europei.
Dal 30 ottobre al 2 novembre, il borgo delle Colline Moreniche è diventato teatro di un evento riuscitissimo sotto ogni aspetto: organizzativo, scientifico e umano. Nonostante la pioggia, tutto ha funzionato alla perfezione — segno di un lavoro preparatorio meticoloso che, iniziato già nel novembre 2024, ha portato alla buona riuscita di un progetto ambizioso e complesso, alla prima esperienza di questo genere per gli organizzatori.

Un raduno da record

L’inaugurazione, ospitata nelle Scuderie di Palazzo Gonzaga, ha visto la partecipazione del sindaco Luciano Bertaiola, del presidente della Provincia Carlo Bottani, del presidente della Società Speleologica Italiana Sergio Orsini e del presidente della Federazione Speleologica Europea Jean-Claude Thies, che hanno dato ufficialmente il via ai quattro giorni di incontri, mostre e tavole rotonde.

Foto Andrea Maconi – anziché un rilievo, per cambiare, una splendida fotografia

Organizzato dall’APS Gruppo Lemuri, presieduto da Aldo Tedeschi, con il patrocinio del Comune di Volta Mantovana, della Provincia di Mantova, della Regione Lombardia e delle principali associazioni speleologiche italiane e internazionali, CapoVolta si è affermato come uno degli appuntamenti più importanti del panorama speleologico mondiale.

Il nome stesso — CapoVolta — ha giocato sul toponimo della bellissima cittadina ospitante e sull’idea di un “cambio di prospettiva”: guardare il mondo dal basso, scoprendo il valore culturale, scientifico e ambientale del sottosuolo. Non solo grotte e cavità naturali, ma anche miniere, acquedotti, cavità artificiali e ipogei storici.

Un programma davvero entusiasmante
Quattro giorni fittissimi di incontri, film, spedizioni e laboratori hanno reso CapoVolta 2025 un raduno memorabile.
Dal Progetto Aril al Riu Neri, dalle esplorazioni in Albania, Montenegro e Oman fino alle ricerche nel Carso triestino e a Campi dei Fiori, i partecipanti hanno viaggiato idealmente nel sottosuolo del mondo.
Tra alcuni dei momenti, il workshop “Scrivere di speleologia” e l’Assemblea Scintilena , l’incontro tra le Federazioni Speleologiche promosso dalla FUGS, la Mattinata catastale, gli interventi su rilievi LiDAR e geomorfologia carsica, e il public meeting della Federazione Speleologica Europea.
Le proiezioni hanno emozionato con titoli come Hidden Waters, Ti cerco dentro la montagna, L’Abisso, Quasi senza fine, El Peñón 2023 e Le Scale Perotti, fino alla premiazione del concorso Visioni Sotterranee.
Sono solo alcuni dei tanti appuntamenti che hanno reso CapoVolta un viaggio entusiasmante nel cuore e nella mente della speleologia.

Sale piene e contenuti di alto livello

Il programma è stato ricchissimo: conferenze, laboratori, proiezioni, mostre fotografiche e cartografiche, presentazioni di libri, documentari e progetti scientifici. Le sale di Palazzo Gonzaga e degli altri spazi comunali si sono rivelate perfettamente attrezzate con audio e video di qualità, e sempre gremite di pubblico.

Tra i momenti più seguiti, le presentazioni di spedizioni e rilievi, gli incontri dedicati alla storia della speleologia italiana e le tavole rotonde sui nuovi strumenti digitali per l’esplorazione e la documentazione delle cavità.

Non sono mancati i concorsi: gli appuntamenti di Speleofotocontest e Visioni Sotterranee hanno confermato il loro fascino e il livello altissimo delle produzioni.

Il Concorso “Rilievo: tra arte e tecnica”: promosso dalla SSI ETS e organizzato dalla Commissione Nazionale delle Cavità Naturali, nella sua seconda edizione ha visto la presentazione di 10 rilievi di alto livello. La giuria, composta da Michele Sivelli, Furio Finocchiaro e Daniele Sigismondi, ha dovuto sostenere un arduo compito, per effettuare la propria ragionata scelta. E così il pubblico, a cui era delegato il terzo premio.

Qui i 10 rilievi in gara, in ordine di presentazione:

Andrea Maconi – Grotta MC24 (LOBG7303)
Danilo Magnani – Corchia, Ramo del Fiume e Lago Paola (120 T/LU)
Felicita Spreafico – Abisso sul margine dell’Alto Bregai (LOLC1650)
Luca Egidi – Grotta Gianni Mecchia (LA2403)
Daniela Perhinek – Grotta Lucio Zangiacomi Pompanin (RE 8733)
Francesco Serafin – Grotta Verde (CSR-FVG 94)
Emanuele De Rose – Abisso Pilastro (LO 5881)
Matteo Giomo – Androne di Valgadena (117 V VI)
Luca Dadà – Buca Zoozve 68 (2480 T/LU)
Marco Frau – Prosecuzione MedRoc – Grotta Pozzo Medros (1303 SAR)

La giuria ha premiato Felicita Spreafico (1° posto) e Andrea Maconi (2° posto).

Il pubblico ha scelto per il 3° premio il giovane Marco Frau.

Una menzione d’onore da parte della giuria è andata a Francesco Serafin.

Volta Mantovana: accoglienza a 360 gradi

Come in ogni raduno, la cittadina si è offerta a un’invasione pacifica e gioiosa. Le vie ordinate, le piazze affollate, i bar sempre pieni e i palazzi storici hanno fatto da cornice a un continuo andirivieni di speleologi, zaini e caschi colorati.
Gli spazi per tende e sacchi a pelo, le palestre, i parcheggi e l’ampia area dedicata agli stand dei materiali tecnici hanno contribuito a creare un clima vivace e accogliente, in cui ogni dettaglio — dall’audio delle sale agli schermi per le proiezioni — ha funzionato alla perfezione.

Danilo Magnani alla Mattinata Catastale – Acque Tinte – M. Corvi

E poi, la sera, CapoVolta è andato davvero “a tutta birra”: sedici stand gastronomici curati dai gruppi speleologici di tutta Italia hanno dato vita a un percorso di sapori e convivialità, tra concerti, brindisi e lunghe chiacchierate sotto le tensostrutture. La birra è il simbolo spontaneo di un raduno dove il piacere di ritrovarsi è stato parte integrante del programma.

Una comunità viva

A chiusura del raduno, il ringraziamento più sentito non può che andare agli organizzatori del Gruppo Lemuri, al Comune di Volta Mantovana, e a tutti coloro — da Monia e Aldo a tutti gli altri volontari — che hanno reso possibile questa grande avventura collettiva.

L’Assemblea della Società Speleologica Italiana ETS, come da tradizione, è stata molto partecipata, segnata da qualche vivace confronto ma anche da un forte spirito di collaborazione.

Fabrizio Toso, coordinatore della Commissione Nazionale Cavità Naturali della SSI ETS – M. Corvi

CapoVolta 2025” lascia un segno profondo nel mondo speleologico e nel territorio che lo ha ospitato: quattro giorni di incontri, esplorazioni e amicizia che hanno capovolto Volta Mantovana… e l’hanno fatta ripartire, a tutta birra.

Prossima puntata Costacciaro 2026: quella successiva, quasi sicuramente, in terra pugliese

Scrive sui social il Gruppo Lemuri di Volta Mantovana, nostro anfitrione

È stata una scommessa, non avevamo idea di come sarebbe andata a finire.

Vi abbiamo portato nella nostro paese e speriamo vi sia piaciuto, voi siete piaciuti ai Voltesi che vi hanno definiti “rispettosi ed educati” grazie.

Grazie anche per la pazienza che avete mostrato per alcune mancanze che ci sono state, dovute un po’ dai lavori in corso e un po’ dal meteo che non è stato molto clemente.

Noi ce l’abbiamo messa tutta per accogliervi e non farvi mancare niente.

Chissà che in un lontano futuro non ci sia una CapoVolta 2.0

Per ora penso andremo in letargo fino a data da destinarsi

Uno speleosaluto dal Gruppo Lemuri

I DATI DEL RADUNO

Evento: CapoVolta 2025 – Raduno Internazionale di Speleologia
Date: 30 ottobre – 2 novembre 2025
Luogo: Volta Mantovana (MN) – Colline Moreniche del Garda
Organizzazione: APS Gruppo Lemuri, con il patrocinio di Comune di Volta Mantovana, Provincia di Mantova, Regione Lombardia, Società Speleologica Italiana ETS e Federazione Speleologica Europea
Partecipanti: 2305!
Premio Concorso “Rilievo tra arte e tecnica”: 1° Felicita Spereafico, 2° Andrea Maconi, premio del pubblico a Marco Frau, menzione a Francesco Serafin
Parole chiave: esplorazione, ricerca, amicizia… e tanta birra!

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