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LA CARTA GEOLOGICA

(questa sconosciuta...)

Cercare una grotta dove la si può trovare è sempre meglio che cercarla a caso tra i terreni alluvionali della conca ternana, quindi è necessario conoscere le zone su cui possono esserci fenomeni di carsismo. Un ottimo strumento di aiuto per la localizzazione di tali aree è la mitica Carta Geologica, un puzzle colorato gaiamente, spesso redatto in scale assurde, tipo 1:50.000 o meglio ancora 1:100.000, in modo da comprendere fette maggiori di territorio.

Individuata una zona si inizia una ricerca sistematica sfruttando ogni mezzo: domande bizzarre agli abitanti del luogo, giornate dedicate alla raccolta di funghi e asparagi, fotogrammetria aerea, osservazione di tutti gli spuntoni rocciosi, rilievo dei fossi tristemente spacciati per forre, con conseguenti discese tra intrecci di rovi specialmente se la ricerca viene effettuata in estate, litigate e dissidi con le squadre di cacciatori di cinghiali che ci vedono entrare all'interno della loro zona di battuta, identificando la zone di battuta di caccia con la frase "figlio mio, tutto quello che vedi un giorno sarà tuo, ma oggi non romperci le palle sennò c'è il rischio che qualcuno ti spara", studio delle sorgenti e del carattere della portata, delle depressioni carsiche, ricerca di eventuali inghiottitoi o doline...

Molte volte si raggiungono risultati insperati, tipo una bella scampagnata tra le margherite su qualche bell'altopiano, altre volte invece, ci si imbatte in veri e propri campi solcati e raramente, la ricerca conduce anche a piccolissime nicchie o fratture da cui soffia aria gelida.