Dagli atti del Congresso internazionale di Varenna 2017: www.scintilena.com/simposio-varenna-2017

Kyung Sik Woo
Department of Geology, Kangwon National University, Korea

Gli speleotemi sono composti da vari minerali nelle grotte calcaree, ma per la maggior parte si tratta di carbonati come la calcite e l’aragonite. Anche se molto diffusi e ben conosciuti, i loro processi di formazione e le loro trasformazioni diagenetiche sono relativamente mal compresi. Varie tecniche sono in uso per indagare la mineralogia dei carbonati, le modalità e le condizioni di accrescimento e le trasformazioni diagenetiche. La petrografia convenzionale (microscopio polarizzatore e microscopia elettronica a scansione) può individuare mineralogia e struttura, e la marcatura può facilmente identificare alcuni minerali carbonatici. La geochimica basata su isotopi stabili e su elementi in quantità molto piccole possono individuare le loro condizioni di crescita. Si è ipotizzato che la trasformazione di aragonite in calcite durante la diagenesi avvenga attraverso un velo d’acqua in un sistema semi-chiuso. In alcuni casi, cristalli superstiti di aragonite sono visibili chiaramente in calcite neomorfica. Recentemente, sono state usate composizioni geochimiche ad alta risoluzione di speleotemi per comprendere i cambiamenti climatici del passato.

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