Notizia di Giorgio Pannuzzo
Dopo molti mesi di attesa siamo tornati sabato scorso agli Increduli, ai rami degli Zombie.
Squadra: G. Pannuzzo, E. Carnati; F. Cattaneo e R.Gaiti (gruppi Nottole, Genepì e V. Intelvi)
Siamo entrati alle 17.30 e in sole 3 ore (di cui una per i meandri fino al Barbie) siamo arrivati alla stanza del Trivacco. Come temuto, c’era parecchio materiale sparso in giro nelle gallerie, spazzato via dalle piene, ma quasi tutto era recuperabile, così come il Trivacco stesso, la cui struttura (a parte il pavimento) era grosso modo
integra.
Dopo un breve collaudo del ricovero di fortuna, tutto sommato vivibile rispetto all’ambiente esterno, abbiamo iniziato a portarci avanti con la topografia e con le arrampicate in artificiale.
Il freddo causato dalla forte corrente d’aria ha un po’ ostacolato il rilievo, che comunque è stato completato anche per le nuove parti di grotta appena esplorate dalla squadra risalite: tre salti con vaste sale alla base.
Scaricate le batterie, dopo circa 30 metri di dislivello guadagnato, siamo tutti tornati al Trivacco per un altro veloce riposo: volendo ci si sta anche in quattro.
Alle 5.30 la squadra lenta (io) ha cominciato la lunga via del ritorno, arrivando fuori per le 12.30 di domenica mattina.
Il rilievo conferma che ci stiamo avvicinando inesorabilmente alla Laca di Muradèi: considerate le correzioni dei posizionamenti degli ingressi, mancherebbero circa 50 metri in pianta e meno di 100 metri in quota per congiungersi.
La forte aria che sale lungo i Rami degli Zombie è coerente con quella che esce dalla Laca di Muradèi e la direzione del ramo che stiamo esplorando è quella giusta. Gli ambienti sono notevoli e molto gratificanti esteticamente, solo un po’ di fango distribuito nei punti sbagliati disturba la progressione.
Speriamo che sia solo l’antipasto di quello che esploreremo nella settimana di campo ferragostano!
Buone esplorazioni a tutti.
Giorgio Pannuzzo
GSB Le Nottole