Grindelwald – Svizzera

Un canyon che scorre al di sotto di un ghiacciaio. Questa è la più recente esplorazione della parte alta del Sandbach, un piccolo canyon che scende dal versante nord dell’Eiger, esattamente a picco sotto il rifugio Mittellegihutte. Qui è situato un piccolo ghiacciaio racchiuso in una conca e che in basso passa in una gola scavata nel passato dal ghiacciaio stesso. Piccolo, stretto, ma subito bellissimo e profondo oltre 40 metri, il canyon si origina al di sotto del piccolo ghiacciaio. Sceso in 3 riprese da un team composto da guide alpine ed esperti di canyoning italiani e svizzeri. L’entrata più alta, effettuata passando tra il ghiaccio e la roccia, si trova a 2200 metri di quota e la parte ricoperta da ghiaccio e nevaio si snoda per circa 150 metri di dislivello. Più a valle il percorso continua in modo più classico all’aperto con un percorso complesso di oltre 3 ore, già percorso in precedenza e valutato dagli esperti 4 stelle. Grazie alle particolari condizioni climatiche presenti tra fine settembre ed inizio ottobre si è potuto entrare in questa gola altrimenti inaccessibile per il resto dell’anno. Al confine tra canyoning, alpinismo e speleologia ha richiesto un misto di esperienze, tecniche e molta fantasia. L’instabilità di alcuni nevai ha reso la percorrenza estremamente pericolosa ed aleatoria malgrado le basse temperature del periodo. In diretta durante le fasi esplorative è stato realizzato un filmato professionale dal titolo: Sandbach – The Eiger North Face Canyon. Durante le diverse discese si sono osservate delle modificazioni del percorso dovute al movimento dei nevai soprastanti, a riprova della elevata variabilità e pericolosità dei passaggi. La scoperta è avvenuta a metà settembre da parte della guida alpina Pascal van Duin che ha coordinato le giornate esplorative con il supporto di colleghi ed esperti, italiani e svizzeri: Davide Crescenzio, Stefano Pizzagalli,  Francesco Canale, Federico Camangi, Matthias Holzinger, Peter Beglinger, Mark Schori, Andreas Senn e Carlo Tonini per le riprese. In futuro, grazie al ritiro dei ghiacciai alpini in corso, questo percorso diventerà più sicuro ma sicuramente meno affascinante.

Pascal van Duin
Guida Alpina- Maestro di Alpinismo
Specializzato in Canyoning dal 1993
Istruttore corsi canyoning delle Guide Alpine
Specializzato nei lavori in fune

www.valbodengo.com
www.topcanyon.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *