11 gennaio 2014.
Sensazionale notizia viene dal cuore del Cansiglio: sabato scorso intorno a mezzogiorno un gruppo di speleologi pordenonesi (Tiziano Borgobello, Stefano Trevisan e Sergio Poeta dell’USP CAI) sono riusciti a passare oltre la frana del fondo del Bus de la Lum in Cansiglio (a meno 185 metri di profondità), che da quasi 20 venti anni chiudeva il passaggio al grande Salone Lanterna. L’iniziativa è partita qualche mese fa su idea e incoraggiamento di Mara Contessotto.
Il risultato è stato ottenuto dopo diverse uscite coinvolgendo più persone ed il Gruppo Speleologico Sacile: sono state necessarie molte ore di lavoro in condizioni di fango e acqua, scavando in tutto oltre 5 metri di frana.
Hanno partecipato inizialmente anche Filippo Felici, Gian Marco Tischer , poi Alberto Marangon, Denis Zanette, Edy Basso ed Manuele Marchesin, insaccando dozzine di sacchi di juta di materiale. Dopo averla messa in sicurezza creando 3 terrazzi di contenimento, hanno varcato quella soglia illibata da molti anni grazie anche dilavamento dell’ultima piena.
Questo significa che le esplorazioni sul fondo del Lum possono riprendere e integrare la conoscenza del carsismo del Cansiglio. Nella sala ci sono ancora alcune vecchie risalite incompiute che possono riservare sorprese.
L’entusiasmo è stato smorzato dal ritrovamento oltre la soglia di dozzine di sacchi di immondizia, accumulati dalle piene. Tanti rifiuti sono stati trovati anche durante gli scavi. Gli speleologi si impegneranno alla bonifica e precisano che il Bus de la Lum non è un Monumento Nazionale ai sacchetti Caduti.
Alla prossima impresa!
Barbara Grillo (Radi)

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