Presidente della Commissione Grotte Eugenio Boegan dall’8 maggio 1995 al 9 marzo 1998
E’ venuto a mancare, venerdì 22 gennaio, Franco Gherbaz, nostro vecchio e affezionato socio. Fratello maggiore di Mario Gherbaz, era nato a Trieste il 12 ottobre 1940 ed aveva iniziato giovanissimo la sua attività speleologica: nel 1956, sedicenne, costituiva con un gruppo di amici un piccolo gruppo grotte (lo Speleo Club Triestino). Dopo un paio d’anni passava all’Alpina (così veniva chiamata, all’esterno, la squadra della Commissione Grotte) entrando nel 1958 a far parte della Commissione Grotte ‘Eugenio Boegan, ove si distingueva subito quale provetto rilevatore (si devono a lui i primi rilievi strumentali: Grotta del Cane, Grotta Ercole, Grotta Cinquantamila), sia sul Carso, come nel Friuli e negli Alburni. Lasciata nel 1962 la speleologia per l’alpinismo, grazie ad una notevole attività fatta con la sezione del CAI AXXXO diveniva in breve tempo membro del Club Alpino Accademico.
Nel 1983 tornava al suo primo amore, la speleologia, riprendendo la sua attività di rilevatore sia in grotta che all’esterno (varie campagne di lavoro sul Canin per posizionare con il tacheometro le grotte più importanti del Col delle Erbe e dintorni). Collaborava alla realizzazione del “Manuale di rilievo ipogeo”, edito dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 1990 e due anni dopo al suo aggiornamento per la seconda edizione.
Eletto presidente della Commissione Grotte l’otto maggio 1995, rimarrà in carica per tutto il mandato, sino al marzo 1998. Durante la sua presidenza la Commissione ha avuto modo di ricompattarsi, trovando il giusto equilibrio nell’ambito della società madre, l’Alpina delle Giulie, e di portare la sua attività in varie parti del mondo (Venezuela, Messico, Etiopia, Viet Nam). E’ stato il presidente che ha potuto inaugurare il Sentiero Alto della Grotta Gigante, impresa che aveva impegnato la Commissione – con alterne vicende – per oltre trent’anni.
Nel 1996, con la dinamica collaborazione di Roberto Barocchi, aveva organizzato un convegno per celebrare i trent’anni della Legge Speleologica regionale, quella che ha permesso non solo al catasto di funzionare, ma anche a molti gruppi grotte della regione di vivere.
La CGEB

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