La scorsa domenica una squadra affollatissima è tornata alla Lacca della Seggiovia per continuare le esplorazioni.
A pochi metri dall’ingresso una sgradita sorpresa che ha notevolmente rallentato le operazioni: non si passava più!
Un tappo di ghiaccio spesso diversi decimetri aveva occluso totalmente l’ingresso del P. Ogiva, passaggio obbligato verso il nuovo fondo della grotta.
Dopo un bel po’ di lavoro disostruttivo la percorribilità era ripristinata, mentre il cunicolo di accesso restava disseminato di grossi frammenti di ghiaccio: sembrava di essere dei merluzzi al mercato del pesce…
Superato questo inaspettato ostacolo, la squadra di punta avanzava rapidamente verso il nuovo limite esplorativo, bloccata solo dalla mancanza di tempo e dall’insufficienza del materiale da progressione (senza tuttavia rinuciare alla discesa in libera di un paio di saltini), e fermandosi solo di fronte ad altre verticali non arrampicabili.
Al momento il rilievo è stato portato solo fino a -94, mentre l’esplorato dovrebbe attestarsi intorno ai -110/120 metri.
Molto bello il nuovo P22 Babilonia, abbastanza ampio ma caratterizzato negativamente da enormi lastroni sospesi, incastrati in modo precario.
Il flusso d’aria mantiene la sua intera energia anche nelle nuove zone, al momento prive di significativa circolazione idrica.
A giudicare da diversi segni, si può prevedere la necessità di modificare, ove possibile, l’attuale linea di progressione in caso di regime idrico normale.
All’ultima punta hanno partecipato elementi dei gruppi: GSB Nottole-GEC Genepì-SC Orobico BG-SC V. Intelvi.
Giorgio Pannuzzo
GSB le Nottole