Borgio Subterranea 2025 “Divenire”: un evento intenso e partecipato – Borgio Verezzi 4–5–6 aprile 2025
Tre giorni di grotte, storie e connessioni, grazie alla sinergia tra l’Associazione Finalmente Speleo e la DSL – Delegazione Speleologica Ligure, appena 50enne.
Borgio Verezzi ha ospitato l’ottavo raduno ligure: dopo Toirano, dopo Maissana, Borgio Subterranea, un evento che non è solo un convegno, ma un luogo dell’anima per chi vive il sottosuolo come vocazione.
233 partecipanti: un numero inaspettato per tutti: a dire il vero, proprio non ce lo aspettavamo, date le dimensioni della Liguria e la (giusta) fama di cui possono vantare le autostrade.

Sotto il titolo “Divenire”, noi visionari, tra speleologi, ricercatori ed appassionati, ci siamo ritrovati per condividere esperienze, esplorazioni, fotografie, dati e sogni. Il programma ha spaziato dalle profondità dei ghiacciai alle cavità urbane, dalla tutela della biodiversità ipogea all’innovazione tecnologica applicata al soccorso.
Tra presentazioni, mostre, incontri e racconti, Borgio Subterranea 2025 ha rafforzato un’identità collettiva fatta di corde, torce, geologia e passione. Ma soprattutto, di persone. Perché la speleologia è anche questo: una comunità in continua trasformazione, come le rocce che attraversa.
Borgio Subterranea ha coniugato memoria, scienza e innovazione in un ricco calendario di iniziative.
Memoria, per chi ha lasciato una tale eredità di conoscenza e/o affetti da suscitare in altri il desiderio di ricordarlo. E’ stato reso omaggio a tutti gli speleologi che ci hanno lasciato e sono andati oltre.

Un toccante ricordo di alcuni: i nove compianti speleologi della Chiusetta, Gilberto Calandri, inesauribile scrittore e topografo, Piero Meda, generoso e capace di realizzare grandi cose senza perdere la speranza, i tanti grandi del Ponente ligure. E un vibrante momento alla memoria, prima di Giorgio Del Bo e poi di Giovanni Dentella, figura centrale nella scoperta e valorizzazione delle Grotte Valdemino. A lui è stato reso omaggio per il ruolo pionieristico nel portare alla luce uno dei sistemi carsici più importanti della Liguria, oggi aperto al pubblico e cuore vivo della cultura speleologica locale.
Un programma intenso e partecipato. Il programma 2025 si è svolto nella sua interezza, con una grande partecipazione e interventi da tutta Italia (e oltre).
Le sale conferenze (arricchite dal tendone del glaciospeleologi del Martel allestito all’esterno) hanno ospitato numerose presentazioni su esplorazioni, studi ambientali, cavità artificiali, ghiacciai alpini, progetti archeologici e comunicazione scientifica.
Ogni sessione, ogni giornata ha offerto l’opportunità di condividere ricerche e visioni, in un dialogo aperto tra discipline e territori.
Nel canale YouTube di Borgio Subterranea https://www.youtube.com/@BORGIOSUBTERRANEA è possibile visualizzare le interviste ed alcuni dei filmati. Iscrivetevi al canale per non perdere gli aggiornamenti!
Proviamo a descrivere buona parte degli eventi: se qualcosa resta fuori, non abbiatene a male.
Il MiniRobot per il soccorso in ambienti confinati
Un Mini Robot per salvare vite: è stato un altro momento di grande impatto, che ha visto la presentazione di un prototipo di mini-robot per il salvataggio di bambini in ambienti confinati, come pozzi e cunicoli.
L’idea è stata illustrata da Tullio Bernabei, speleologo e documentarista, tra i primi soccorritori nel tragico caso di Alfredino Rampi a Vermicino nel 1981.
Il robot, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Università dell’Aquila, nasce proprio per offrire una soluzione concreta a emergenze analoghe, che purtroppo ancora si verificano. Una tecnologia frutto dell’esperienza sul campo e dell’interdisciplinarietà tra ingegneria, speleologia e protezione civile.
L’iniziativa, presentata in anteprima a Borgio, è frutto di un lavoro congiunto tra tecnici, speleologi e università, e ha l’ambizione di salvare vite laddove l’uomo non può più arrivare.
Un esempio tangibile di come la speleologia possa dialogare con la tecnologia per il bene comune.
HERMES: comunicazione sotterranea per il Soccorso Speleologico
È stato presentato il progetto HERMES, un sistema di comunicazione e tracciamento progettato per migliorare l’efficacia degli interventi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. In ambienti dove ogni parola può fare la differenza e ogni minuto è prezioso, HERMES si propone come una soluzione tecnologica avanzata, in grado di trasmettere dati, coordinate e messaggi anche attraverso la roccia.
Il sistema, ancora in fase di sperimentazione, è stato testato sul campo e ha già dimostrato il suo potenziale nel migliorare la sicurezza degli operatori e la rapidità del coordinamento. Una vera evoluzione per chi lavora dove la luce non arriva, ma il segnale – ora – può arrivare.
Underground Climate and Change (UCC)
Il progetto UCC – Underground Climate and Change ha illustrato come le grotte possano fungere da sentinelle climatiche, rilevando con sensibilità sorprendente le variazioni ambientali globali.

Durante l’incontro a Borgio Subterranea 2025 è stato mostrato come il monitoraggio a lungo termine di parametri come temperatura, umidità, CO? e flussi d’aria consenta di studiare gli effetti del cambiamento climatico anche nel sottosuolo. Un approccio scientifico condiviso che unisce speleologi, geologi e climatologi, nella consapevolezza che il clima cambia anche dove non batte il sole.
NASO, il progetto per il tracciamento dell’aria in grotta
Molto atteso l’intervento di Alessandro Vernassa: il Progetto NASO (Novel Aerial Sensing Observer) è un’iniziativa avviata nel 2020 per tracciare i flussi d’aria nelle grotte usando aeriformi compatibili pcon l’ambiente. Il progetto mira a semplificare l’utilizzo della tecnica di tracciamento dell’aria in grotta e a renderla popolare in speleologia. è stato progettato un datalogger open source a cui si possono collegare sensori. E’ stato applicato un sensore di gas propano/butano che registra la concentrazione di gas in file CSV gestibili con un foglio di calcolo.
Gli interventi dei relatori, che troveranno spazio negli atti di Borgio Subterranea
Più di 40 interventi, tutti interessanti ed avvincenti,: approfondimenti scientifici, esplorazioni comunque di alto livello, che siano state grandi, medie o piccole, storie antiche e recenti, riscoperte, descrizioni, comunicazioni…
tutto questo lo trovate in fondo all’articolo!
E ancora:
Mostre Fotografiche – Postazioni poster – Rilievi storici
Una suggestiva esposizione di immagini ipogee allestita nella Torre CAI, curata con attenzione artistica e scientifica. Ogni scatto racconta non solo la bellezza di una cavità, ma il gesto, la luce, il respiro di chi l’ha attraversata. Speleofotocontest ci ha accompagnato anche nel borgo.

Diversi contributi scientifici e divulgativi sono stati esposti in forma di poster, consultabili liberamente per tutta la durata dell’evento. Dalla fauna troglobia ai rilievi topografici, ogni pannello ha offerto spunti di approfondimento e confronto
Manovre su corda alla Torre CAI
Un vero spazio pratico per provare tecniche speleo in verticale: discese, risalite e piccoli esercizi, accessibili anche a chi muove i primi passi nel mondo delle grotte. Tanti bambini e tanti giovani.
Attivita parallele

La Speleo Osteria: ottimi piatti, ottima birra, vino rosso e bianco personalizzato.
La musica di Lou Pitakass, un gruppo di musica occitana formato da giovani ragazzi delle vallate occitane del cuneese. Hanno fatto ballare centinaia di ballerini nelle vallate cuneesi e in altre zone dell’Occitania. Ci sono riusciti anche con gli Speleo, unendo musica occitana, rock, soul, funk e ska.
Il sole e il mare: protagonisti indiscussi.
Borgio Subterranea: il racconto di un evento che diventa comunità
L’intervento conclusivo si è sviluppato come un vero e proprio abbraccio collettivo: voci, ringraziamenti, immagini e riflessioni per dare corpo a ciò che questa edizione ha rappresentato. Non solo un incontro tecnico, ma un’esperienza umana, un crocevia di storie, conoscenze e sogni legati da una passione comune: esplorare e custodire il mondo sotto i nostri piedi.
L’abbraccio di Borgio Verezzi, crocevia della speleologia
Davvero caldo, è arrivato al cuore.
Borgio Subterranea non è stato solo scienza, ma anche divulgazione e scoperta.
Ed anche scoperta del posto: il borgo si è trasformato per tre giorni in un crocevia sotterraneo, dove conoscere il mondo sotto i nostri piedi è diventata anche un’occasione per valorizzare identità locali, paesaggio e cultura.

Con la sua rete di grotte, l’apertura al pubblico della grotta Valdemino, i parcheggi resi gratuiti per tutto il week end (così si “comprano” i Liguri), la cava speleo, la posizione tra mare e calcare, Borgio Verezzi si è confermata un punto di riferimento per il mondo della speleologia ligure e della ricerca ipogea.
Abbiamo iniziato con le Istituzioni regionali e locali, il CAI Liguria, il Presidente della Società Speleologica Italiana – SSI ETS, abbiamo concluso con il CNSAS (e l’invito ai giovani a volerne far parte) e con un confronto informale di entusiasmo, strette di mano, scambi di contatti.
Una domenica chiusa in semplicità, tra chi parte per esplorare ancora e chi resta per portare avanti l’idea: che la speleologia è molto più di un’attività verticale. È una comunità.
Borgio Verezzi, grazie a tutti, ed agli abitanti in primis, è stato un luogo dove la passione per l’ambiente sotterraneo si è confermata comunità, confronto e futuro.
E dove torneremo con grande piacere











Mi è dispiaciuto moltissimo non presenziare all’incontro di Borgio, ma purtroppo ho subito un intervento chirurgico e non ero in grado di partecipare, quindi approfitto di questa opportunità per ringraziare chi si è impegnato nella buona riuscita dell’evento e soprattutto chi si è impegnato nel ricordare gli speleo che per vicissitudini varie ci hanno lasciato,( citati e non).
Grazie mille!!!
Marina (Marta) Gismondi
Gruppo Speleologico Imperiese CAI
grazie Marina! Ci incontriamo alla prossima occasione