Un’antica raffigurazione larvale ricorda quanto il legame tra arte naturalistica e biodiversità sotterranea sia profondo e affascinante
Un’antica raffigurazione larvale ci ricorda quanto sia profondo e affascinante il legame tra arte naturalistica e biodiversità sotterranea.
Un disegno elegante del 1889, tratto da The larvæ of the British butterflies and moths di William Buckler, restituisce l’immagine senza tempo di una larva di lepidottero: verde, arcuata, meticolosamente osservata.
Oggi si rinnova l’attenzione naturalistica con un’iniziativa contemporanea: la falena dei ripari, Triphosa dubitata, è stata scelta come Animale di Grotta dell’Anno 2025.
Lanciata ufficialmente dalla SSI – Società Speleologica Italiana – la campagna mette a disposizione materiali didattici e divulgativi per chi organizza eventi, incontri o attività nelle grotte.
La presentazione PowerPoint gratuita, curata da Ferdinando Didonna, Fabio Mosconi, Giovanni Ragone e Gaia Salvi, racconta la vita e il ruolo ecologico di una specie che vive al confine tra luce e buio.
La campagna Animale di Grotta non delude mai: lascia parlare di biodiversità ipogea, stagionalità e adattamenti straordinari.
Per scaricare il PPT e partecipare alla campagna, basta visitare il link
animalidigrotta.speleo.it/comunicato-stampa
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