Fauna IpogeaFauna Ipogea

Uno studio documenta per la prima volta la presenza di 24 specie di artropodi ipogei in due gallerie minerarie dismesse del Trentino-Alto Adige

Introduzione alla fauna ipogea delle miniere di Darzo

Un recente studio pubblicato su Studi Trentini di Scienze Naturali ha documentato la fauna ipogea presente in due gallerie minerarie abbandonate a Darzo, in Trentino-Alto Adige.

Le Gallerie Santa Barbara e Impero, dismesse dal 2009, rappresentano ambienti sotterranei artificiali con caratteristiche ecologiche simili a quelle delle grotte naturali.

I dati raccolti costituiscono le prime segnalazioni relative all’artropodofauna di questo sito minerario, contribuendo ad ampliare la conoscenza sulla biodiversità sotterranea dell’area alpina.

Dettagli sulle specie di fauna ipogea rilevate nelle gallerie Santa Barbara e Impero

Lo studio ha registrato un totale di 24 specie di artropodi ipogei: 14 specie nella Galleria Santa Barbara e 15 nella Galleria Impero.

Tre specie sono risultate comuni a entrambe le gallerie: il ragno Troglophyphantes lessinensis, l’ortottero Troglophilus neglectus e il collembolo Onychiuroides papillaeferus.

I campionamenti sono stati condotti nel giugno 2022 tramite trappole a caduta e osservazioni a vista.

Il gruppo tassonomico più rappresentato è quello degli Aracnidi, con otto specie complessive.

Seguono gli Insetti con otto specie, i Collemboli con tre, i Gasteropodi con due, e una specie ciascuna per Miriapodi e Crostacei.

In evidenza la segnalazione di una possibile nuova specie di collembolo, attualmente in fase di studio.

La ricerca sulla fauna ipogea in ambienti artificiali

Le due gallerie esplorate fanno parte dell’ex sito minerario di Marigole, dove veniva estratta barite fino al 2009.

Le miniere artificiali possono ricreare condizioni ecologiche simili a quelle delle grotte naturali: oscurità, alta umidità e temperatura costante.

In questo caso, la Galleria Santa Barbara mantiene una temperatura media di 14°C, mentre la Galleria Impero si mantiene sui 5°C.

A livello nazionale, la documentazione della fauna ipogea delle cavità artificiali resta ancora lacunosa.

In Trentino-Alto Adige, in particolare, la conoscenza degli artropodi sotterranei è spesso limitata a studi su grotte naturali.

Il presente contributo, dunque, assume particolare rilievo per l’area.

Fauna ipogea del Trentino: implicazioni per la ricerca e la conservazione

Il rilevamento di cinque specie endemiche – tre alpine e due italiane – amplia la distribuzione geografica nota di questi organismi.

La fauna ipogea documentata nello studio include specie raramente osservate, il che suggerisce un potenziale valore conservazionistico anche per le cavità artificiali abbandonate.

L’identificazione di una possibile nuova specie di collembolo apre inoltre la strada a ulteriori ricerche tassonomiche.

Gli esemplari raccolti sono ora conservati nelle collezioni del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, dove potranno essere oggetto di analisi più approfondite.

La rilevanza della fauna ipogea in ambienti minerari dismessi

Lo studio mette in luce l’importanza di monitorare anche gli habitat ipogei artificiali, come le miniere dismesse, che possono ospitare una fauna specializzata e poco conosciuta.

La fauna ipogea rappresenta un indicatore importante per lo studio della biodiversità sotterranea e per la valutazione del potenziale ecologico di ambienti non più in uso.

La presenza di specie endemiche e di potenziali nuove entità biologiche conferma il valore di queste gallerie per la biospeleologia italiana.

Maggiori info: https://www.researchgate.net/publication/389277055_Fauna_ipogea_della_Galleria_Santa_Barbara_e_della_Galleria_Impero_Miniere_di_Darzo_Trentino-Alto_Adige_Italia

https://www.scintilena.com/?s=Biospeleologia