Il Centro Studi Sotterranei continua a svelare i segreti ipogei della città, tra memoria storica e grandi opere in corso
Tre recenti segnalazioni sui social ne testimoniano l’instancabile attività nell’ambito delle cavità artificiali
Il sottosuolo di Genova, ricchissimo di strutture storiche, idrauliche e infrastrutturali, continua a essere oggetto di indagine, studio e divulgazione da parte di diverse associazioni.
Tra queste, spicca il Centro Studi Sotterranei (CSS), realtà attiva da decenni nella documentazione e valorizzazione delle strutture artificiali ipogee, che ispeziona con sistematicità.
Attraverso i social, il CSS condivide regolarmente immagini, mappe e aggiornamenti che testimoniano la complessità e l’evoluzione di questo patrimonio invisibile. Tre esempi recenti ben illustrano il tenore del lavoro dell’Associazione, che svolge anche attività di formazione ai ragazzi nelle scuole.

1. Le acque sotterranee della Basilica della SS Annunziata del Vastato
Il CSS ha recentemente pubblicato una rara diapositiva storica della galleria idraulica nei pressi della più grande chiesa di Genova. Una mappa del 1855, firmata dall’Ispettore del Genio Civile, mostra il tracciato del Rio Carbonara, che lambisce l’edificio ecclesiastico.
Oggi, mentre la situazione sotterranea lungo Piazza Bandiera è rimasta sostanzialmente invariata, sotto Piazza della Nunziata si sono verificati significativi cambiamenti. Un’immagine attuale documenta il sottosuolo di Piazzetta Silvano Andorlini, a dimostrazione della continuità nel monitoraggio e nella conservazione della memoria ipogea.

2. La talpa del Bisagno: verso lo scolmatore
Il secondo caso riguarda l’ambizioso progetto dello scolmatore del Bisagno: un’opera sotterranea imponente, destinata a ridurre il rischio idrogeologico per la città, funestata più volte da alluvioni.
Il CSS ha rilanciato un aggiornamento del Comitato Osservatorio Scolmatore del Bisagno (post di Pierangelo Malfatti del 1° maggio), che mostra l’installazione della testa di fresa della TBM – una macchina di oltre 200 tonnellate, lunga quasi 7 chilometri. Con i suoi 10 metri di diametro, sarà in grado di deviare una portata d’acqua massima di 417 mc/s.

La grande opera si affianca a quella del rio Fereggiano e ad altri interventi, come il tunnel subportuale e il Terzo Valico, contribuendo a un totale di quasi 140 km di nuove gallerie nella città metropolitana.

3. Il bunker della caserma Andrea Doria
Nel quartiere di Carignano, sotto la caserma Andrea Doria, si nasconde un vasto rifugio antiaereo accessibile tramite una scenografica rampa a chiocciola che scende per diversi metri nel sottosuolo.
Nella Genova bellica, questa non è l’unica scala elicoidale che porta a luoghi protetti e strategici.
Un ulteriore esempio della varietà e complessità del mondo ipogeo cittadino è una struttura simile alla precedente, peggio conservata, collocata in un contesto molto diverso, sul Monte Moro.

La storia del CSS: radici profonde, sguardo al futuro
“Ogni tanto è importante fermarsi un attimo e volgere lo sguardo al passato”, scrive su FB il CSS, “per ricordare da dove dove veniamo e quanta acqua è passata sotto i ponti. Lo abbiamo fatto già una volta durante i giorni del Covid e lo rifacciamo oggi.

Il CSS ha una lunga storia che non possiamo e non vogliamo dimenticare. Questa foto immortala un momento conviviale durante un campo speleo nella faggeta del Colle del Melogno. (SV).
Siamo nei primi anni ’70 e due dei fondatori del CSS (al centro) si cimenteranno l’indomani con le oscure profondità delle grotte dei sistemi carsici dell’area del Comune di Magliolo (SV), senza l’ausilio di potenti luci led, pratiche tute impermeabili antistrappo in cordura, comodi scarponi in Gore-Tex e moderne attrezzature tecniche”
Grazie alla passione e alla competenza di chi vi opera, il CSS continua a restituire alla collettività una porzione fondamentale del patrimonio urbano genovese.
Un lavoro silenzioso ma essenziale, che racconta la storia della città da una prospettiva diversa, per i comuni cittadini: quella sotto i nostri piedi.
Un’attività continua e aperta al pubblico
Il Centro Studi Sotterranei non si limita allo studio e alla divulgazione online e nelle scuole: è coinvolto anche in attività di valorizzazione diretta.
In convenzione con il Comune di Genova, cura le visite guidate alla Cittadella di Campi, un raro esempio di rifugio ipogea, e all’interno del Ponte Monumentale, dove è possibile osservare da vicino l’ingegneria nascosta sotto uno dei punti più trafficati del centro città.
Due esperienze che permettono al pubblico di entrare fisicamente in contatto con il mondo sotterraneo che solitamente resta invisibile.
Il mese di maggio offre due occasioni per scoprire questi luoghi, vicini e straordinari:
- Sabato 17 maggio 2025 visita guidata alla Cittadella Ipogea di Campi, il più grande rifugio antiaereo della città, con turni di visita al mattino e al pomeriggio.
- Domenica 18 maggio 2025 esplorazione del ventre del Ponte Monumentale, con prenotazione obbligatoria per un viaggio unico nella Genova nascosta.
Le visite sono a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e per riservare il proprio posto, chiamare il 375 5346629 nei giorni feriali dalle 9:30 alle 14:00 e dalle 16:30 alle 19:00. Non si accettano SMS o messaggi WhatsApp.

