Due colonie di pipistrelli proteggono da secoli i volumi di due delle biblioteche più affascinanti del mondo

Il pipistrello è un mammifero volante e un vorace divoratore di insetti: ogni esemplare può mangiare fino a duemila zanzare per notte. È risaputo che questi animali frequentino grotte e luoghi nascosti, ma meno noto è il fatto che volino anche tra gli scaffali di alcune biblioteche per nutrirsi di insetti nocivi per i libri.

Questo accade in due luoghi straordinari del Portogallo: la Biblioteca Joanina dell’Università di Coimbra e la Biblioteca del Palazzo Nazionale di Mafra, vicino a Lisbona. Qui, da secoli, colonie di pipistrelli aiutano a preservare i volumi antichi proteggendoli dai “pesciolini d’argento”, piccoli insetti che si cibano di carta e minacciano il patrimonio librario.

La Biblioteca di Mafra: una colonia di 500 minuscoli “bibliotecari”

Nella Biblioteca del Palazzo Nazionale di Mafra vive una colonia di circa 500 pipistrelli, ciascuno lungo appena due centimetri e mezzo. Di giorno, si rifugiano tra le fessure delle pareti barocche, mentre di notte cacciano insetti tra i 40.000 volumi custoditi, alcuni dei quali risalenti a oltre 500 anni fa.

pagina FB Osservatorio Libri. Quotazioni: il lunghissimo salone della “Casa da Livraria”, la splendida biblioteca al secondo piano del Palácio Nacional de Mafra

Non si sa con certezza da quanto tempo questi piccoli “guardiani” vivano nella biblioteca, ma la loro presenza potrebbe risalire almeno al 1711, anno di costruzione del palazzo, voluto da Giovanni V di Braganza. Il sovrano, noto come il “Re Sole portoghese”, finanziò numerosi progetti culturali grazie alle ricchezze provenienti dalle colonie brasiliane, e oggi il suo lascito continua a essere protetto in modo del tutto naturale.

Il prezzo di questo servizio ecologico? Minimo: ogni sera il personale della biblioteca ricopre i tavoli e il mobilio con teli protettivi per evitare che le deiezioni dei pipistrelli danneggino il legno pregiato.

La Biblioteca Joanina di Coimbra: un tesoro barocco sotto l’ala dei pipistrelli

A circa 200 chilometri da Mafra, nella storica Università di Coimbra, sorge la Biblioteca Joanina, completata nel 1728 e anch’essa dedicata a Giovanni V di Braganza. Questo capolavoro del barocco ospita oltre 300.000 volumi, di cui 60.000 antichi, sistemati in splendide scaffalature in legno brasiliano. Le pareti, spesse più di due metri, sono state progettate per proteggere i libri dall’umidità e dalle variazioni di temperatura.

Biblioteca Juanina – pagina FB Arquitetura Antiga do Brasil e do Mundo!

Anche qui vive una colonia di pipistrelli, veri e propri custodi silenziosi dei libri. Di giorno, si nascondono dietro gli scaffali, quasi invisibili ai visitatori. Di notte, prendono il volo tra le maestose sale della biblioteca, divorando gli insetti che potrebbero deteriorare i volumi. Anche qui, ogni sera, il personale copre con teli protettivi i preziosi arredi prima di lasciare spazio ai piccoli predatori notturni.

Non sono nuovi inquilini; fanno parte dell’ecosistema della biblioteca almeno dalla fine del XVIII secolo.

I registri della biblioteca di quel periodo mostrano che speciali fogli di pelle furono acquistati dalla Russia per proteggere le scrivanie della biblioteca dagli escrementi di pipistrello.

I pipistrelli avranno anche qualche lato negativo, ma questo non impedisce a chi cura la biblioteca di amarli: ogni mattina, i dipendenti puliscono gli escrementi, proprio come hanno fatto per centinaia di anni.

Due tipi distinti di pipistrelli hanno fatto della Joanina la loro casa: i pipistrelli europei dalla coda libera e i pipistrelli soprano. Non sono pipistrelli qualunque: sono esperti nel controllo dei parassiti: le loro piccole dimensioni consentono loro di muoversi facilmente tra gli scaffali della biblioteca e le loro abitudini di caccia notturna assicurano che i libri rimangano al sicuro dagli insetti affamati.

Per il personale della biblioteca, questi pipistrelli sono i loro colleghi nella missione di proteggere alcuni dei libri più rari al mondo.

Collaborazione tra natura e cultura

La presenza di pipistrelli in queste due biblioteche è documentata da secoli, e invece di allontanarli, i curatori hanno scelto di valorizzarli come alleati nella conservazione del patrimonio librario.

Questa convivenza tra uomo e natura dimostra come, a volte, la soluzione migliore per preservare il passato possa venire proprio dagli equilibri naturali. Considerati veri e propri “bibliotecari onorari”, i pipistrelli garantiscono un metodo efficace e sostenibile per il controllo degli insetti nocivi.

Le Biblioteche di Coimbra e di Mafra non sono solo luoghi di straordinaria bellezza, ma rappresentano anche un modello di convivenza tra cultura e fauna selvatica.

E’ una delle più originali soluzioni adottate per la conservazione dei beni culturali: trasforma una potenziale minaccia in una risorsa preziosa. E’ un metodo più economico e naturale rispetto all’uso di ossido di etilene, metilbromuro, radiazioni gamma o altri trattamenti chimici normalmente impiegati per la conservazione dei libri.

In un’epoca in cui la tutela del patrimonio storico è sempre più complessa e costosa, la natura continua a offrire proposte sorprendenti.

Fonti:

Animal around the Globe – https://www.animalsaroundtheglobe.com/it/the-fascinating-story-of-bats-preserving-the-treasures-of-joanina-library-for-centuries-4-260336/

Atlas Obscura – https://www.atlasobscura.com/articles/library-bats-coimbra-wild-life-excerpt

Il Sole 24Ore – https://guidominciotti.blog.ilsole24ore.com/2017/09/25/i-pipistrelli-delle-biblioteche-portoghesi-di-mafra-e-coimbra-proteggono-i-libri-dagli-insetti/?refresh_ce=1

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