Una speleologa è rimasta ferita nel corso di un’esercitazione formativa nel sistema carsico di Áno Peristerás a Sitía. L’intervento coordinato tra volontari, soccorritori e forze dello Stato ha evitato conseguenze più gravi.
L’incidente speleologico durante il corso base nel sistema di Áno Peristerás
Domenica 13 aprile 2025, un incidente si è verificato all’interno del sistema carsico di Áno Peristerás, nella zona di Sitía, a Creta, durante un seminario per principianti organizzato dal Club Speleologico di Creta (SPOK).
L’attività rientrava nel programma formativo annuale dell’associazione, da oltre venticinque anni attiva nell’educazione speleologica dell’isola.
Verso le 13:00, dopo che tutti i partecipanti avevano completato con successo la discesa del primo pozzo verticale, una speleologa ha subito una caduta di circa 15 metri nel secondo pozzo, a causa di un errore nell’utilizzo del proprio equipaggiamento.
L’impatto ha causato traumi importanti, ma non tali da compromettere le sue funzioni vitali.
L’intervento dei soccorsi speleologici a Sitía: organizzazione e collaborazione
Il sistema di emergenza è stato attivato immediatamente: la centrale operativa 112 ha coinvolto squadre speleologiche da tutta la regione, con la partecipazione di SPOK, F.O.R.S.S., E.O.S. di Chaniá e altri gruppi locali.
Mentre un medico e membri addestrati del SPOK fornivano le prime cure alla ferita, si è avviata la pianificazione dell’evacuazione.
La complessità della cavità, caratterizzata da tratti verticali e ambienti tecnici, ha richiesto l’intervento di soccorritori specializzati della squadra EMÁK (l’unità greca di intervento in ambienti estremi), affiancati da vigili del fuoco speleologi.
L’intera operazione si è svolta in sinergia con le squadre esterne, che hanno garantito supporto logistico e medico fino all’uscita della grotta.
La speleologa è stata evacuata intorno alle 18:30 e trasportata con un’ambulanza del EKAV (Servizio Nazionale di Emergenza Medica) presso l’ospedale generale di Sitía per ulteriori accertamenti.
Il ruolo della formazione speleologica e della prevenzione degli incidenti
Il Club Speleologico di Creta ha sottolineato come la tempestiva risposta sia stata resa possibile dalla costante attività formativa in materia di primo soccorso e tecniche di soccorso in grotta.
I volontari coinvolti nella manovra erano preparati ad affrontare l’emergenza, anche in un contesto operativo complesso.
Al tempo stesso, l’episodio mette in luce l’esigenza di rafforzare il rapporto tra le organizzazioni statali e le associazioni speleologiche.
L’associazione chiede un miglior coordinamento e una più consistente dotazione di materiali, in particolare l’acquisto di barelle speleologiche moderne, da distribuire nei quattro distretti dell’isola.
Attrezzature per il soccorso speleologico: criticità e proposte per la regione di Creta
Nel corso dell’intervento sono state utilizzate due barelle: una privata, proveniente da Sitía, e una in dotazione al SPOK, giunta da Iraklio.
Entrambe, secondo il club, non rispondono più agli standard tecnici richiesti e dovrebbero essere sostituite. La presenza della barella privata ha evitato ritardi nella manovra di recupero, stimati in circa due ore.
La proposta avanzata prevede che i nuovi dispositivi vengano forniti dalla Protezione Civile in collaborazione con le autorità locali e custoditi presso le sedi delle associazioni speleologiche riconosciute, in modo da garantirne l’immediata disponibilità.
Riconoscimenti ai volontari e agli enti coinvolti nel soccorso speleologico
Il Club Speleologico di Creta ha espresso il proprio ringraziamento ai gruppi che hanno partecipato all’intervento, tra cui SPOK, F.O.R.S.S., il gruppo PROTEAS e la sezione speleologica dell’EOS di Chaniá.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al personale della EMÁK, del corpo dei vigili del fuoco, al servizio sanitario EKAV e a José Prévôt, membro della Federazione Speleologica Francese, per aver trasportato la barella speciale da Sitía al luogo dell’incidente.
Un ringraziamento è stato esteso anche agli studenti del corso per la loro collaborazione e al Consiglio del Villaggio di Karydi per il supporto logistico ai soccorritori.
Valorizzare la speleologia cretese e tutelare l’ambiente ipogeo
Il sistema carsico di Áno Peristerás fa parte del Geoparco di Sitía, riconosciuto per il suo valore geologico e ambientale.
Le grotte di Creta rappresentano risorse fondamentali per lo studio scientifico e la conservazione delle acque sotterranee, essenziali per le comunità locali.
L’attività speleologica nella regione si basa esclusivamente sul volontariato, con risorse limitate e autofinanziamento attraverso i corsi di formazione.
Il Club Speleologico di Creta ribadisce l’importanza della prevenzione, della formazione continua e della collaborazione con le autorità pubbliche per garantire una gestione sicura e responsabile delle esplorazioni ipogee.