Scritta celebrativa per la proclamazione dell'INpero d'Italia, fatta da un cavatore
Riempimenti di sabbie e ocra di un canale di volta

Dallo scorso inverno, l’Unione Speleologica Veronese sta effettuando esplorazioni e rilievi in alcune cavità paleocarsiche nuovamente accessibili dopo molti anni. Queste grotte si trovano nelle colline che circondano Verona, le Torricelle, al margine meridionale dei Monti Lessini.

Qui è presente un fitto reticolo di cavità paleocarsiche, per uno sviluppo stimato di almeno 20 km. Le cavità, riempite quasi completamente da sedimenti di composizione limonitica (“ocre”, “terre gialle”), sono state riescavate a partire almeno dal Rinascimento. I sedimenti venivano utilizzati come terre coloranti, e la loro estrazione si è conclusa nella seconda metà del secolo scorso.

Considerate talvolta, ed erroneamente, cavità artificiali, queste grotte sono state piuttosto trascurate dalla ricerca speleologica. Le nuove esplorazioni sono volte a chiarire alcuni aspetti geologici e speleogenetici, in particolar modo per la determinazione dell’età delle cavità e del loro riempimento. L’esplorazione di quattro di queste grotte ha evidenziato morfologie inusuali per le grotte dell’area lessinica, come cupole emisferiche e canali di volta. Sono stati inoltre scoperti alcuni livelli fossiliferi a Foraminiferi e resti di Vertebrati, che sono in corso di studio presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Bologna. Sono inoltre in corso analisi fisico-chimiche sui riempimenti.
Il rilievo, non ancora concluso, di una cavità paleocarsica denominata “Grotta dell’INpero” ha superato i 1600 metri, rendendo questa grotta la seconda per lunghezza nella provincia di Verona, subito dopo la Spluga della Preta.

Guido Gonzato
Unione Speleologica Veronese

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