Da due giorni tre speleologi bulgari e gli altri componenti della spedizione ucraino-russo-bulgara attualmente in atto alla Krubera sono “intrappolati” all’interno della grotta più profonda del mondo per una piena causata dalla pioggia torrenziale causata da un ciclone che imperversa da quattro giorni nell’area del Mar Nero.
Lo ha annunciato la Federazione Speleologica Bulgara, specificando che attualmente ci sono due gruppi di speleologi all’interno della grotta: al campo interno a 1,790m. ci sono i bulgari Teodor Kisimov e Konstantin Stoilov insieme ad altri speleologi ucraini, mentre al campo interno a -1200 staziona il terzo ucraino, Svetlomir Stanchev, insieme ad un gruppetto di speleo russi.
Gli speleologi stanno bene, hanno abbastanza luce, fuoco e viveri per rimanere altri dodici giorni nei campi interni ad aspettare l’abbassamento del livello delle acque per superare i tratti allagati quando la pioggia smetterà. Le ultime notizie dalla Krubera sono del 19 ottobre, sembra che adesso sul massiccio dell’Arabika abbia cominciato a nevicare, così le condizioni interne si stanno normalizzando, tanto che la squadra al campo più profondo tenterà di ripartire verso il “vecchio” fondo asciutto a -2080 metri, mentre è praticamente impossibile per ora raggiungere il nuovo fondo a -2160 perchè già per raggiungerlo in condizioni normali bisogna attraversare quattro sifoni, probabilmente irraggiungibile adesso dopo la piena.
Gli speleologi quindi sono sicuramente fuori pericolo e in continua comunicazione telefonica con l’esterno. La spedizione dovrebbe concludersi il 26 ottobre.

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