La presenza del fungo associato al white-nose syndrome stimola il monitoraggio e il coinvolgimento dei cittadini nella tutela della fauna

1. Contesto e rilevamento iniziale

Arizona, pipistrelli e monitoraggio ambientale: il contesto della scoperta del Pseudogymnoascus destructans

Nella regione sudorientale dell’Arizona, un pipistrello appartenente alla specie cave myotis ha fornito un campione positivo al test per il fungo Pseudogymnoascus destructans, agente noto per la white-nose syndrome.

Il campione è stato prelevato a Fort Huachuca, nelle vicinanze di Sierra Vista, nell’ambito di un programma di sorveglianza condotto dall’Agenzia della fauna selvatica.

Le analisi di laboratorio hanno evidenziato anomalie nelle ali dell’animale, segnali che hanno portato all’individuazione del patogeno.

Questa scoperta si inserisce in un quadro di monitoraggio attivo, iniziato diversi anni fa, che ha lo scopo di prevenire e contenere la diffusione del fungo tra le popolazioni di pipistrelli.

2. Campionamento e test positivi

Pseudogymnoascus destructans e white-nose syndrome: dettagli sul campionamento e sui risultati dei test

Durante le operazioni di sorveglianza effettuate nel mese di giugno 2024, gli operatori hanno individuato un pipistrello con evidenti alterazioni strutturali alle ali.

L’analisi del campione ha confermato la presenza del fungo Pseudogymnoascus destructans, associato alla white-nose syndrome, patologia che ha interessato numerose popolazioni di pipistrelli negli Stati Uniti e in Canada a partire dal 2006.

Successivamente, l’agenzia ha rilevato ulteriori quattro esemplari, appartenenti anche ad altre specie, che presentavano tracce del fungo.

I risultati ottenuti, in linea con rilevamenti precedenti risalenti al 2017 e ad altri anni recenti, evidenziano l’importanza di mantenere un monitoraggio costante nell’area per valutare la diffusione del patogeno.

3. White-Nose Syndrome e impatti sui pipistrelli

White-nose syndrome, pipistrelli e rischi ambientali: comprendere le implicazioni della malattia

Il fungo Pseudogymnoascus destructans è responsabile della white-nose syndrome, una patologia che interessa i pipistrelli attraverso lo sviluppo di una patina bianca su ali e muso.

Da quando la malattia è stata documentata, sono state registrate numerose morti nelle popolazioni di pipistrelli in 40 stati americani e in nove province canadesi.

Sebbene la white-nose syndrome non costituisca un rischio diretto per gli esseri umani o per gli animali domestici, essa rappresenta una seria minaccia per la fauna selvatica.

Le condizioni ambientali favorevoli alla crescita del fungo – ambienti freddi e umidi tipici delle grotte dove i pipistrelli trascorrono l’inverno – ne facilitano la diffusione.

Gli esperti osservano che i pipistrelli infetti possono mostrare comportamenti anomali, come l’incapacità di volare in modo coordinato o il posizionamento insolito a bassa quota, sintomi che indicano una compromissione delle loro funzioni vitali.

4. Coinvolgimento dei cittadini nel monitoraggio

Monitoraggio della white-nose syndrome in Arizona: la richiesta di segnalazioni per contribuire alla ricerca

L’Agenzia della fauna selvatica ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, invitandoli a segnalare eventuali casi sospetti di infezione da Pseudogymnoascus destructans.

I cittadini sono invitati a inviare email contenenti dettagliate descrizioni dell’incontro, fotografie, informazioni sulla località e dati di contatto.

Le autorità sottolineano l’importanza di non manipolare direttamente i pipistrelli, al fine di evitare il rischio di trasmettere accidentalmente il fungo ad altre aree sensibili.

La collaborazione tra osservatori privati e istituzioni scientifiche si configura come un elemento fondamentale per il successo del monitoraggio e per l’aggiornamento costante del quadro epidemiologico relativo alla white-nose syndrome.

5. Distribuzione geografica del fungo

Pseudogymnoascus destructans e distribuzione geografica: presenza in contee e parchi dell’Arizona e negli Stati confinanti

Dagli inizi del 2019, il fungo Pseudogymnoascus destructans è stato rilevato in diverse contee dell’Arizona, tra cui Mohave, Coconino, Yavapai e Cochise.

Inoltre, aree di rilevanza naturalistica come il Grand Canyon National Park hanno registrato la presenza del patogeno.

Tra il 2021 e il 2024, otto pipistrelli, appartenenti a specie quali cave myotis, southwestern myotis e big brown bats, hanno mostrato risultati positivi ai test per il fungo.

Analisi comparate condotte in Stati confinanti, come New Mexico e Texas, hanno evidenziato un quadro simile di infezioni nelle popolazioni di pipistrelli.

Queste evidenze sottolineano la necessità di interventi coordinati e di un monitoraggio continuo per contenere la diffusione della white-nose syndrome su scala più ampia.

6. Prospettive future e misure di protezione

Pipistrelli, white-nose syndrome e tutela ambientale: prospettive di monitoraggio e misure preventive in Arizona

I risultati dei test effettuati nel 2024 evidenziano l’urgenza di rafforzare le attività di monitoraggio e di attivare misure preventive volte a proteggere le popolazioni di pipistrelli.

Gli esperti indicano che la salvaguardia degli habitat naturali è fondamentale per contenere la diffusione del fungo e per garantire la continuità delle specie interessate.

La raccolta di dati attraverso segnalazioni da parte dei cittadini e interventi di sorveglianza sul campo fornisce informazioni preziose per mappare le aree a rischio e per pianificare strategie di intervento mirate.

Le future attività di ricerca si concentreranno su metodologie di prevenzione e su interventi di protezione ambientale che possano ridurre l’impatto della white-nose syndrome, preservando così la biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi locali.

7. Sintesi e impegni per la tutela della fauna

Monitoraggio dei pipistrelli e white-nose syndrome: sintesi degli interventi e prospettive per la protezione ambientale

L’individuazione del fungo Pseudogymnoascus destructans in pipistrelli della regione sudorientale dell’Arizona ha evidenziato l’importanza di un monitoraggio costante e di misure di intervento tempestive per contenere la diffusione della white-nose syndrome.

Le analisi condotte nell’ultimo anno si aggiungono a una serie di rilevamenti effettuati nel corso degli anni, dimostrando una presenza che interessa non solo un’area specifica, ma ampie zone geografiche che comprendono diverse contee e parchi naturali.

L’invito a collaborare attivamente con segnalazioni puntuali da parte dei cittadini rappresenta uno strumento prezioso per integrare i dati raccolti dagli operatori sul campo.

Queste informazioni contribuiranno a delineare un quadro più preciso della diffusione del fungo, supportando le istituzioni nella pianificazione di interventi mirati alla tutela delle popolazioni di pipistrelli.

Le attività future si orientano verso un rafforzamento delle collaborazioni tra enti locali, istituzioni scientifiche e cittadini, in un’ottica di protezione dell’ambiente e di salvaguardia della biodiversità.

L’approfondimento della conoscenza sul white-nose syndrome e sulla diffusione del fungo in Arizona e nelle aree limitrofe costituisce un elemento essenziale per la definizione di politiche di intervento efficaci e sostenibili nel tempo.