Nei giorni scorsi la Giunta Regionale Pugliese ha deciso di chiedere l’ampliamento dei Siti di Importanza Comunitaria: tra i quali 8330 “Grotte marine sommerse o semisommerse”.

Fanno parte di questo enorme censimento le grotte marine del Salento, grazie al lavoro di ricerca di Raffaele Onorato, Francesco Denitto e Genuario Belmonte, a cui hanno collaborato, tra gli altri, il Gruppo Speleologico Neretino e Andrea Costantini: “Le Grotte Marine del Salento: Classificazione, Localizzazione e Descrizione”.
Le aree più interessanti da un punto di vista subacqueo sono la zona che da Leuca si estende sino a Otranto, sul canale omonimo, e la costa neretina (Baia di Uluzzo – Porto Selvaggio) sul Golfo di Taranto.
Per quanto riguarda la costa neretina, nel mar Ionio, parliamo delle Grotte: “Paolo Roversi”; “Luigino Marras” ; “Verde” ; “Delle Corvine”; “Centrale Cala di Uluzzu”.
Inoltre, una serie di cavità sommerse di modesta ampiezza è segnalata a Nord della Baia di Uluzzo.

Queste grotte hanno tutti i necessari criteri scientifici per essere Sito designato conformemente alle disposizioni della direttiva “Habitat 8330” (Grotte Marine Sommerse e Semisommerse).

L’istituzione del SIC che qui si propone, contribuirà significativamente non solo ad arretrare la perdita di biodiversità, ma anche a conseguire gli obiettivi più generali di conservazione marina e uso sostenibile.

Articolo originale: su Portadimare.it

La ricerca “Le Grotte Marine del Salento: Classificazione, Localizzazione e Descrizione” è disponibile in PDF on line, sul sito dell’Università di Lecce.
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