Premetto che mi considero un ambientalista.
Io personalmente sono favorevole allo sviluppo della rete ferroviaria per la riduzione del traffico su ruota, quindi sono favorevole alla realizzazione della TAV anche in Italia. Il problema comunque esiste, soprattutto perchè non mi fido per niente dei politici. Fare la Tav è un esigenza, ma non solo la TAV, dovremmo rifare le ferrovie.
I politici passerebbero sopra a tutto, all’amianto, all’uranio, alle proprie famiglie e non solo alle famiglie della Val di Susa, sbucherebbero l’intero Carso pur di intascare la mazzetta, accaparrarsi l’amicizia di un potente, fare un favore ad un mafioso per avere benefici diretti ed indiretti, ricorrere a scambi sulla pelle di cittadini onesti.
Non mi fido di tutti i politici, non mi fido delle promesse di opere a basso impatto ambientale, perchè purtroppo gli interessi economici in Italia sono più importanti dell’ambiente. Mi immagino un geologo che vada in commissione lavori della TAV mettendo in allarme il politico di turno su eventuali rischi di contaminazione delle falde acquifere. Vista l’apertura mentale di certi politici, credo che loro risolverebbero tuto dicendo di usare l’acqua minerale invece di quella del rubinetto, problema risolto.
Ancora una volta assistiamo poi alla imbecillità di qualcuno, ossia colui che ordina l’intervento della polizia. Chi è? Bho, non lo sò, ma è un autentico imbecilleì, sono sicuro che è lo stesso dei fatti di genova, stessa tattica. In Val di Susa, un picchetto di abitanti giustamente preoccupati per il uturo delle loro case, delle loro terre, mette su un blocco contro l’inizio dei lavori. Cosa volgiono? Credo che sappaino già che ormai la TAV la faranno, forse vorrebbero rassicurazioni da parte dei nostri governanti. Dei culi flaccidi non va nessuno, e un idota, invece di andare a parlare e convincere gli abitanti che verranno utilizzate tutte le sicurezze per non far correre rischi a nessuno, da casa commenta: “Certo che in giro c’e’ tanta gente che non ha niente da fare per venire a rompere le scatole contro la TAV”. Ecco, questa cosa qui mi manda in bestia.
L’altra cosa che mi ha mandato in bestia è che, come a Genova, la polizia arriva di notte e su ordine del solito “Pinochet” mena quei pochi cristi rimasti a dormire nelle tende, come a Genova nella scuola Diaz. La gente si imbestialisce, e mi incazzo anch’io, un altro bell’imbecille, che fa il politico e ministro, dice che nella notte non c’e’ stato nessuno scontro… ma… allora quelli della notte come hanno fatto a farsi male?
Viste le risposte politiche ottenute finora, giustamente non mi fido più neanche delle rassicurazioni che potranno darci sulle conseguenze ambientali nulle. Vorrei che fossero i francesi che si occupassero di tutti i lavori, in territorio italiano, dal confine francese a quello sloveno, vorrei non essere italiano.
Agli abitanti della val di Susa, un consiglio: Smettete di fare la guerra in questo modo, vi state rovinando la credibilità, la TAV si farà, ma c’e’ un modo subdolo di combattere, c’e’ la non violenza.
Chiudere gli esercizi commerciali, tutti e per sempre, a tutti quelli che lavorano alla TAV, servono dieci viti, andate a comprarle giù, fuori dal Piemonte, fuori dalla val di Susa, servono le sigarette ai poliziotti? Qui non si vende niente ai poliziotti, neanche l’acqua, niente. Ovviamente i commercianti, i soliti furboni, vedono l’affare su un lavoro immenso, i commercianti non boicotteranno nessuno: Boicottate i commercianti collaborazionisti… arrivando anche ad estreme conseguenze, è pià facile fare la guerra a un crumiro che ad un poliziotto armato. Viva la non violenza!

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