Droni, intelligenza artificiale e geolocalizzazione satellitare al centro del progetto VIRTUE, con la partecipazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
Un progetto internazionale tra spazio e soccorso alpino
Dal 9 all’11 maggio 2025, il comune di Claut, in Friuli Venezia Giulia, ospita un’iniziativa di rilevanza internazionale che vede coinvolto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
Si tratta del progetto VIRTUE, un programma di ricerca applicata finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per l’impiego di droni e intelligenza artificiale nelle missioni di ricerca e soccorso (SAR – Search and Rescue).
L’obiettivo del progetto è sviluppare nuove tecnologie per rilevare in modo autonomo la presenza di persone in ambienti impervi, attraverso sistemi di visione automatica e comunicazione satellitare.
La sperimentazione prevede l’impiego operativo di droni su vari scenari naturali, tra cui forre, boschi, pareti rocciose e aree innevate.
Il ruolo del Soccorso Alpino e l’uso dei droni nelle missioni SAR
Il Soccorso Alpino e Speleologico, parte attiva del progetto VIRTUE, ha il compito di supportare le simulazioni sul campo e contribuire allo sviluppo di sistemi di gestione delle operazioni SAR.
Il coinvolgimento diretto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico consente di testare le tecnologie in scenari realistici, fondamentali per valutare la fattibilità delle soluzioni proposte.
Durante l’evento, operatori del Soccorso Alpino provenienti da diverse regioni italiane lavoreranno con i partner tecnologici del progetto, mettendo alla prova la capacità dei droni di localizzare persone attraverso immagini multispettrali e termiche.
Intelligenza artificiale e comunicazione satellitare: la struttura del progetto
VIRTUE (First Responder UAS for SAR Missione advancing automated Real Time hUman dEtection) è un progetto europeo condotto da un consorzio Italia-Romania.
Coordinato dallo Institute of Space Science (Romania), il consorzio include Laboratorio delle Idee (Italia), Silicon Acuity (Romania) e Vision Systems (Romania).
Il contributo italiano è centrato sullo sviluppo di strumenti gestionali per le operazioni di soccorso e sulla facilitazione del trasferimento tecnologico verso gli operatori.
La Romania, invece, cura la progettazione e realizzazione delle componenti hardware e software, incluse le reti neurali per il riconoscimento automatico di sagome umane tramite l’analisi delle immagini raccolte dai droni.
La componente satellitare è fondamentale. Grazie alla tecnologia SATNAV e SATCOM, i dati vengono trasmessi in tempo reale anche in assenza di rete cellulare, permettendo un coordinamento efficace delle squadre di soccorso in zone remote.
Ricerca e soccorso: le implicazioni per il futuro delle operazioni SAR
Il progetto VIRTUE punta a offrire uno strumento concreto al Soccorso Alpino per migliorare l’efficienza delle operazioni di salvataggio in montagna e in ambienti complessi.
L’automatizzazione del rilevamento di persone e la possibilità di trasmettere rapidamente i dati migliorano la rapidità d’intervento e aumentano la sicurezza per tecnici e dispersi.
L’utilizzo dei droni, unito all’intelligenza artificiale, rappresenta un’evoluzione nelle tecniche SAR.
La collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea fornisce un ulteriore impulso alla ricerca e applicazione di tecnologie avanzate nel campo della protezione civile.
Il Soccorso Alpino e Speleologico si conferma un interlocutore centrale nello sviluppo di soluzioni operative innovative.
Il progetto VIRTUE è un banco di prova per una nuova generazione di strumenti di supporto alla ricerca e al salvataggio, con ricadute potenziali anche in altri contesti emergenziali.
I protagonisti e l’organizzazione sul campo
A Claut saranno presenti rappresentanti delle istituzioni coinvolte, tra cui il presidente del Soccorso Alpino della Romania, il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia, e il vicepresidente vicario del CNSAS nazionale, Alessandro Molinu.
A loro si uniranno tecnici, specialisti del Soccorso Alpino e sviluppatori delle tecnologie in fase di test.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito della call ARTES 4.0 dell’ESA.
L’appuntamento di Claut rappresenta la seconda tappa operativa della raccolta dati.
Il Soccorso Alpino continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella verifica di queste tecnologie, che si prevede possano trovare applicazione diretta nelle prossime stagioni operative.
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