seram

L’area carsica di West Seram comprende due massicci principale oltre a numerose aree di coni isolati. Proveniendo da est il primo che s’incontra è il Cecilia Range, con cime fino a 1400 e la presenza in carta di possibili inghiottitoi in quota. La Gua Sapalewa si sviluppa invece nell’Hatu Towile, una appendice del Towile BouBou che raggiunge i 1250 metri circa. Proseguendo verso ovest s’incontrano alcune serie di coni isolati e quindi una bassa zona calcarea quasi tabulare che raggiunge il mare con pareti e falesie fino a Kawa

In principio era il Nunusaka, il monte mitico; perso da qualche parte nelle foreste di west Seram. Posto al centro delle Confederazione dei tre fiumi, terra di Alune e Wamele. Dal Nunusaka, uscirono gli uomini che si sparsero per l’arcipelago attraverso le mille isole delle Molucche a popolare l’umanità. Quando il mito s’intreccio con la storia, allora arrivarono gli Europei a cercare le Spezie, ricchezza e maledizione, miraggio e follia. Per noi oggi l’isola di Seram, l’isola madre, è il luogo dove iniziare una nuova storia, una storia di acqua e roccia, inseguendo grandi fiumi sotterranei tra foreste e antiche carte della Compagnia delle Indie. Che Seram potesse essere una destinazione speleologica è una vecchia idea che mi era entrata in testa dalla fine degli anni ’90, in particolare dopo aver visto una carta geologica che riportava ‘limestone’ per tutta la possente dorsale che attraversa l’isola superando i 3000 metri. Negli stessi anni, inglesi e australiani, ebbero la medesima idea, ma furono più rapidi nell’attuarla. E’ cosi che nel 1998-99 nasce Gua Hatu Saka, la grotta più profonda dell’Indonesia. Forse non profondissima, -400 circa, ma maestosa nell’essere una sequenza di due enormi pozzi da quasi 200 metri l’uno.

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