Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Organizzatore del Raduno Nazionale di Speleologia ‘Strisciando 2.0’.

Premessa: questo post non vuole alimentare ulteriori polemiche ma vuole essere una fonte di chiarimento per i fatti avvenuti.

Buongiorno a tutti,

iniziamo con il chiedere scusa per le polemiche nate (non da noi) in questi giorni, il nostro obiettivo non era quello di creare attriti, anzi, era ben diverso, ossia ritrovarsi, parlare di speleologia e fare festa insieme.

Riteniamo che esistano tanti modi di organizzare un raduno e che assolutamente siano tutti giusti. L’organizzatore ha il diritto di seguire quella che per lui è la strada più vicina alla sua idea.
La nostra idea è sempre stata quella di realizzare un raduno dedicato agli speleologi che vanno in grotta e che hanno voglia di raccontare i risultati raggiunti al resto della comunità speleologica e che abbiamo voglia di fare festa insieme, tralasciando, forse sbagliando, la parte “politica” (rimanendo comunque apertissimi ad ogni richiesta di riunioni, tavole rotonde, conferenze).

Dalla fine di Strisciando 2016 avremmo voluto ripetere l’evento proprio quest’anno (per il weekend favorevole, per la vignetta simpatica che nella nostra testa trasformava il 6 in 9…) e dopo Speleonotte svoltasi ad Ottobre 2018 ci è stato chiesto di presentare la nostra candidatura per quest’anno avviando le fasi iniziali dell’organizzazione e convincendoci che sarebbe stato l’anno giusto, visto che nel 2020 il ponte non sarebbe stato favorevole.

Nel momento in cui, durante Casola 2018, abbiamo appreso che si sarebbe svolto “Impronte”  (bellissimo incontro, sia per l’ospitalità delle persone, sia per i luoghi spettacolari, alcuni di noi erano presenti) e alcuni mesi dopo venendo a conoscenza che si sarebbe svolta in Abruzzo l’assemblea annuale della scuola del CAI congiunto al congresso triennale della CCST, abbiamo comunque deciso di andare avanti, a nostro rischio e pericolo, rimanendo in silenzio per rispettare il corretto svolgersi dell’evento in Sardegna e pensando che in nessun modo avremmo potuto ostacolare lo svolgimento dell’evento CAI, anzi, considerata la vicinanza dei luoghi, una volta finiti gli impegni giornalieri, ci si sarebbe potuti riunire e fare festa insieme.
E’ vero che una parte del CAI non potrà essere presente, ma non perché non invitata, semplicemente perché già impegnata a favore dell’obiettivo comune, LA SPELEOLOGIA.

Forse, invece di arrivare a tutte queste polemiche a due settimane dall’incontro, sarebbe stato opportuno parlarne prima, in modo da essere in tempo e porre rimedio. Ma se da parte nostra, forse ingenuamente, il problema non era evidente, dall’altra parte è maturato talmente tanto da creare, in alcuni, un motivo di odio.

Ci sono state persone che, subito dopo la nascita delle polemiche si sono tirate indietro dopo aver dato disponibilità di collaborazione;
abbiamo letto sul web che “il raduno è stato organizzato da meno di dieci persone”…sì è vero, ma per noi non è motivo di vergogna, anzi è un motivo di orgoglio, così come è stato nel 2016;
abbiamo letto che due raduni in un anno sono troppi…(questi sono punti di vista);
abbiamo letto “cosa c’è di nuovo da Aprile a Novembre da divulgare “…potremmo rispondere: “lo stesso che c’è da Novembre ad Aprile”

Il tema del raduno è vivo più che mai…la tecnologia, i social, gli haters da tastiera…come trasformano la speleologia?
Un accanimento così ci sembra eccessivo…perchè è quello che più del resto si fa sentire, tra i tantissimi messaggi positivi e l’appoggio che stiamo ricevendo, soprattutto in questi giorni!
Noi cerchiamo di andare avanti per tutti quelli che stanno rispettando il nostro lavoro e speriamo di ringraziarvi creando qualcosa di buono!

Ci vediamo a Lettomanoppello!

Lo staff di Strisciando

Nb Ci dispiace del mancato patrocinio del CAI, così come del CNSAS, ma rispettiamo le decisioni prese.

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