In tempi di globalizzazione, nessuno può pensare che un atto legale compiuto dall’FBI e dal Consiglio degli Stati Uniti ai danni di un sito di filesharing non possa ripercuotersi anche nella propria attività.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, l’FBI e altri organi di stato americani hanno disposto la chiusura del popolarissimo sito di filesharing megaupload perchè utilizzato come contenitore per lo scambio di file, alcuni dei quali, coperti da copyright, come musica e film.
L’arroganza dei produttori cinematografici e discografici in Italia ci ha già costretto a pagare una tassa alla SIAE sulla vendita di CD e DVD perchè “potrebbero” essere utilizzati per registrare e riprodurre materiale coperto da copyright.
In America una azione grave contro la libera informazione e il libero scambio delle idee e di sapere, fatta su pressione delle solite case discografiche e cinematografiche, ha comportato la chiusura del più popolare sito di appoggio per filesharing.
Ne ha fatto le spese anche la Biblioteca Virtual del Centro de Documentación y Museo de la Espeleología spagnola: 1477 volumi in pdf che erano disponibili e consultabili liberamente e gratuitamente non sono più raggiungibili, con un incredibile patrimonio di ricerche, esplorazioni, conoscenze scientifiche, relazioni, fotografie, rilievi.
Leggi la news sul sito spagnolo http://espeleologiabibliografia.blogspot.com/

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