Da You Tube esce fuori il video tratto da “La vita in diretta”, girato dai soccorritori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico in occasione del salvataggio di Marta da sotto le macerie.

Eccolo li il Soccorso Alpino e Speleologico, quando ti chiamano ci sei, sempre pronto. Chi sono quei tecnici, chi sono i volontari del CNSAS? Sono Alpinisti e Speleologi, che svolgono un altro lavoro, che grazie alle loro capacità si mettono a disposizione degli altri. Sono quelli del salvataggio di Marta sotto le macerie de L’Aquila, quelli del salvataggio di Igor Jelinich in Marguareis, quelli del salvataggio di Manuela in Apuane. Quando si muovono per gli speleologi montano le domande: “ma quanto ci costa?”
Non ci sono risposte, non ci sono microfoni per il CNSAS se non in queste occasioni quando tutti riconoscono il valore dei volontari del “Soccorso”, chiamato semplicemente così in ambiente speleo.
Il GLD, Gruppo Lavori Disostruzione, che potremmo chiamare “le teste di cuoio” del CNSAS, gli esperti di esplosivo e disostruzioni se ne ritornano a casa, hanno salvato una vita umana. Le telecamere rimarranno ancora molti giorni sull’Aquila, inquadreranno centinaia di “Paolini” e i giornali scriveranno incessantemente di squadre speleo-alpino-fluviali; gli Speleologi verranno di nuovo dimenticati. Il CNSAS continuerà la sua opera senza telecamere, senza articoli sui giornali, ad intervenire per cercatori di funghi dispersi, alpinisti improvvisati, escursionisti sprovveduti. La prossima volta in grotta qualcuno chiederà ancora “quanto ci costa?” e non avremo ancora una volta le telecamere per rispondere. Qui da questo piccolo notiziario di Speleologia, a nome degli speleologi, ringrazio il CNSAS che ci fa sentire orgogliosi di appartenere a questa categoria di persone normali capaci di grandi slanci, con o senza giornalisti al seguito.

Andrea Scatolini – La Scintilena

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