La via per Fiumelatte sta proprio lì sotto, trovarla è il sogno di tutti quelli che hanno consumato discensori sulle corde di quest’ Abisso!

Passaggio Sifone Pompa a -1183 metri di profondità, foto di Giorgio Pannuzzo
Il passaggio allagato al Sifone Pompa

Un agguerrito gruppo di speleologi provenienti da più parti d’Italia, tra la fine del 2018 e l’Epifania, ha effettuato diversi tentativi a più di mille metri di profondità nell’Abisso W Le Donne, sulle Grigne, per tentare di sfruttare il periodo di gelo e superare sifoni altrimenti pieni d’acqua e scendere ancora di più verso la risorgenza di Fiumelatte, 2200 metri più in basso.

L’ultima punta esplorativa dei primi di Gennaio all’interno del Complesso del Releccio, nelle Grigne, ha permesso di portare il materiale necessario per l’immersione al sifone terminale del Meandro Salerno-Reggio Calabria, nei rami freatici di sinistra della grotta “W Le Donne” a più di 1100 metri di profondità, ad oggi una delle zone più remote e difficili da raggiungere del Complesso del Releccio, per via del “Sifone della Pompa”, un passaggio basso che si riempie costantemente di acqua.

Il Complesso del Releccio con i suoi -1312 metri è la seconda grotta piú profonda d’Italia, con un potenziale di altri 1000 metri di vuoti, attraversati dalle acque della grotta che fuoriescono molto più in basso, alla risorgenza di Fiumelatte.

Nella punta precedente, ai primi di dicembre, gli speleologi hanno svuotato il Sifone Pompa a -1183 metri di profondità, pompando acqua per dodici ore consecutive per consentire il passaggio senza l’uso di autorespiratori.

Nella punta dell’Epifania, si è potuta fare solo una ricognizione e sondare il sifone di -1200, per pochi metri: la percorrenza risulta difficile a causa dell’acqua che si intorbidisce e della corrente a sfavore che trasporta i sedimenti a valle.

Nel frattempo nelle “Gallerie dell’Autostrada del Sole” è stato disostruito un pozzetto molto stretto, che scende per 20 metri circa prima di arrestarsi su un’altra strettoia al momento impercorribile; oltre la strettoia, l’ambiente è ampio e un eco fa sperare in qualcosa di molto interessante.

Nei giorni di Natale è stata invece proseguita la risalita “sopra al Pozzo Basola” dove una forte aria risale un camino sopra ad una cascata.

Fondamentale sarà sfruttare la finestra temporale prima dello scioglimento della neve, ad oggi praticamente inesistente sul Grignone, in maniera da avere il Sifone della Pompa percorribile.

Seguiranno aggiornamenti..
Notizia di Alberto Romairone

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