Oggi, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, la Società Speleologica Italiana prosegue la sua campagna “Animale di grotta dell’Anno” al fine di sensibilizzare speleologi (e non) sull’importanza della tutela della biodiversità del mondo sotterraneo. L’articolo di Ferdinando Didonna e Valentina Balestra

Cosa ha a che vedere la biodiversità con le grotte? Come vivono gli animali nell’ambiente sotterraneo? Queste ed altre domande ci spingono ad avvicinarci a questo mondo, scrigno di conoscenza e vita. Nell’oscurità assoluta di una caverna gli occhi non servono, per cui gli animali sotterranei sono spesso ciechi o senza occhi, possiedono però eccellenti organi sensoriali, le loro appendici e il loro corpo sono allungati e dotati di setole sensoriali. Poiché la luce e le radiazioni ultraviolette non sono presenti nel sottosuolo, questi animali sono depigmentati, per cui sembrano bianchi o incolori.

Giornata mondiale della biodiversità Eukoenenia strinatii, foto Valentina Balestra
Eukoenenia strinatii, foto Valentina Balestra

Oltre agli adattamenti fisici, gli animali ipogei hanno sviluppato specifici modelli comportamentali, che contribuiscono alla loro sopravvivenza nell’oscurità permanente. La scarsità di cibo nel sottosuolo è compensata da un metabolismo ridotto e i movimenti lenti riducono notevolmente il consumo di energia.

Nelle grotte troviamo anche altre categorie di animali. Alcuni, che vivono all’esterno, entrano nelle caverne accidentalmente, trasportati dall’acqua, per gravità (perché vi sono caduti) o per cercare cibo o riparo. Molti di loro non possono vivere in ambiente sotterraneo permanentemente, per cui spesso periscono nella grotta in breve tempo. Altri animali invece passano una parte della loro vita nelle grotte, per la riproduzione o lo svernamento, ma non sono vincolati a questo ambiente, come ad esempio i chirotteri (pipistrelli).

Giornata mondiale della biodiversità Rinolofidi (Ferri di cavallo) pipistrello
Rinolofidi (Ferri di cavallo), foto Valentina Balestra

La biodiversità comprende la diversità di specie, ecosistemica e genetica, ovvero la varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme e nei rispettivi ecosistemi.
Nel mondo sotterraneo in Italia sono stati catalogati animali di grotta in oltre 5658 cavità (naturali e artificiali) con un’altissima biodiversità: sono state conteggiate infatti 3674 specie, di cui almeno 785 specie sono considerate ipogee. Pertanto gli animali considerati sono eucavernicoli (cioè troglobi + eutroglofili). Gli ordini zoologici con il maggior numero di specie eucavernicole sono: Coleotteri (382), Pseudoscorpioni (92), Ragni (72), Diplopodi (65), Isopodi (55). Invece le specie endemiche sono soprattutto Coleotteri (317), Diplopodi (105), Isopodi (104), Pseudoscorpioni (86), Ragni (60).

Biodiversità Metellina merianae, foto Valentina Balestra
Metellina merianae, foto Valentina Balestra

L’ambiente sotterraneo accoglie tante forme di vita: le grotte e gli ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee ospitano una moltitudine di specie viventi che richiedono condizioni ambientali particolari.
L’habitat sotterraneo è molto sensibile, anche piccole variazioni ambientali possono avere effetti dannosi sulla biodiversità, e talvolta possono essere irreversibili. Le grotte rappresentano l’accesso naturale al sistema carsico e alle falde acquifere, dunque rivestono grande importanza per le riserve idriche del pianeta terra e gli impatti legati alle attività umane possono essere particolarmente dannosi, occorre quindi particolare attenzione nella tutela e conservazione di questi luoghi, ambienti unici e ricchi di vita, ancora tutti da esplorare.
Con la designazione dell’Animale di Grotta dell’anno, la Società Speleologica Italiana (SSI) in collaborazione con la Federazione Speleologica Tedesca (VdHK) e sotto l’egida della Federazione Speleologica Europea (FSE), intende sensibilizzare speleologi (e non) sull’importanza degli ecosistemi sotterranei e degli animali che vi abitano, sottolineando la necessità di svolgere opera di ricerca e conservazione in questo campo di estremo interesse scientifico ed ambientale. Quest’anno la scelta è ricaduta, per caratteristiche e funzioni ecologiche, su un dittero diffuso nelle grotte di tutta Europa, che fa da “collegamento” tra habitat sotterranei e superficiali: la Limonia nubeculosa.

Limonia nubeculosa – Animale di Grotta dell’Anno 2019
Il Dittero (insetto a due ali.) “Limonia delle Grotte” (Limonia nubeculosa) appartiene alla famiglia dei Limoniidae, comunemente chiamati “mosche-gru”, appellativo attribuito anche ai membri dei Tipulidae e ad alcune famiglie più piccole. Fu descritto per la prima volta nel 1804 dall’entomologo tedesco Johann Wilhelm Meigen, misura da 8 a 12 mm, ha zampe lunghe, con macchie scure sulle ali, che si piegano sovrapponendosi quando sono a riposo. Le tibie sono giallastre con tre anelli scuri.
All’esterno gli adulti della specie si trovano spesso posati sui tronchi degli alberi, le loro larve vivono nel fango dei ristagni d’acqua e si nutrono di microrganismi. Da marzo a ottobre la Limonia nubeculosa si trova anche regolarmente nelle grotte, dove raggiunge il picco di popolazione, con centinaia di esemplari, tra luglio e agosto. Si spinge anche abbastanza in profondità nelle caverne, ma non si trova dovunque: questi animali preferiscono infatti aree prive di correnti e nicchie in pareti verticali. Gli accoppiamenti sono regolarmente osservati negli habitat sotterranei, tuttavia, le uova sono deposte all’esterno delle caverne nei corpi idrici. Durante il semestre estivo, la Limonia nubeculosa è una componente importante della catena alimentare di una grotta, soprattutto per i ragni Metellina merianae e Meta menardi che si nutrono di questi ditteri. Una parte della popolazione di Limonia nubeculosa che si trova in grotta viene parassitata da acari di colore arancione.

Per ulteriori informazioni visita:
www.animalidigrotta.speleo.it
International Day for Biological Diversity

Bibliografia essenziale
.BOSCOLO FOLEGANA L. – Catalogo topografico e sistematico della fauna cavernicola italiana.
https://animalidigrotta.speleo.it/ecosistemi-sotterranei/
Fotografie: Valentina Balestra

Gli autori
Ferdinando Didonna, Consigliere della Società Speleologica Italiana e coordinatore della iniziativa” Animali di Grotta”.

Valentina Balestra, Naturalista, Educatore ambientale, Vice Presidente “Biologia Sotterranea Piemonte – Gruppo di Ricerca”, Consulente scientifica per la Società Speleologica Italiana.

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