Nel pomeriggio di lunedì 26 agosto due spagnoli di 21 e 23 anni sono rimasti feriti a causa dell’esplosione di un ordigno trovato in una cavità artificiale del Presena, in Trentino.
Le grotte della Grande Guerra nascondo insidie latenti anche a distanza di 100 anni.
Secondo le prime ricostruzioni, i due giovani avrebbero trovato l’ordigno all’ingresso di una cavità nella parte alta del ghiacciaio, non lontano dalla cabinovia Presena.
Raccogliendolo dalla neve ne avrebbero innescato l’esplosione. Alcuni testimoni in zona hanno allertato il 112, che è intervenuto con l’elisoccorso nonostante le condizioni meteo avverse.
I feriti sono stati trasportati in ospedale, dove ad uno dei ragazzi sono state amputate due dita. L’altro ha riportato ferite al volto e alle mani.
I carabinieri sono giunti sul posto dell’incidente per delimitare la zona interessata dall’esplosione e controllare la eventuale presenza di altri ordigni. La loro comparsa sul ghiacciaio potrebbe essere legata al progressivo scioglimento delle nevi perenni.
Dalle cronache sembra si tratti di un proiettile tracciante, risalente alla Prima Guerra Mondiale, rinvenuto a 3 mila metri di quota.
Questi fatti solitamente capitano ai cacciatori di residuati bellici; forse per i due ragazzi si è trattato di un ritrovamento eccezionale e la voglia di prendere in mano l’ordigno o addirittura di provare ad aprirlo, è stata fatale.
In Italia sono molti i gruppi speleologici che operano in zone ad alto rischio. Le cavità realizzate o frequentate durante la grande guerra possono ancora contenere residuati bellici incredibilmente funzionanti dopo 100 anni.
Molto frequenti sono i ritrovamenti di armi e munizioni della seconda guerra mondiale, che possono avvenire in tutto il territorio italiano, infatti le grotte, soprattutto quelle di modesta entità, sono state utilizzate spesso dai partigiani per nascondere armi, durante e dopo il conflitto.
E’ d’obbligo, in caso di ritrovamenti del genere, non toccare l’oggetto, bensì uscire immediatamente dalla grotta e denunciare il ritrovamento ai Carabinieri.