Giannetti hai lasciato negli amici della “Commissione Grotte E. Boegan” un vuoto incolmabile come il più profondo degli abissi che tu amavi tanto.
La tua voce continuerà a riecheggiare per sempre tra il cielo, le pietre del carso e i campi solcati delle tue montagne.
In tutti noi rimarrà indelebile il tuo meraviglioso sorriso.

Cresciuto nella grande famiglia della CGEB

Così la Commissione E. Boegan di Trieste ricorda l’amico scomparso:

“Un gran sorriso e due occhi svegli e vivaci, un appassionato entusiasmo e una sana e contagiosa allegria, sempre positivo e propositivo, curioso e super attivo. Gianni “Giannetti” Cergol era così, di una vitalità dirompente difficile da costringere in poche parole.
Gianni ci ha lasciati toppo presto, lo scorso 15 settembre a soli 37 anni, per le conseguenze di un malore occorsogli durante un’immersione nella Baia di Sistiana.
Associato alla Società Alpina delle Giulie sin dall’anno della sua nascita, 18 ottobre 1982, Gianni è cresciuto all’interno della SAG operando su due fronti, quello alpinistico e quello speleologico, tanto da diventare Istruttore Sezionale di Alpinismo per la Scuola Nazionale di Alpinismo Emilio Comici e Istruttore di Speleologia all’interno della Scuola Nazionale di Speleologia nel 2014, ma la sua assistenza ai corsi annuali era iniziata non appena compiuta la maggiore età.
Con la Commissione Grotte Eugenio Boegan, di cui entra a far parte non appena maggiorenne, come era uso in quel periodo, inizia già adolescente a frequentare le grotte del Carso triestino e sloveno. Negli anni si dedica ad una intensa attività esplorativa d’alto livello prediligendo il gruppo del Canin, dove nel 1998 scopre l’Abisso del Pero e nel 2000, assieme ad altri speleologi, contribuisce alla scoperta della giunzione tra il Bus d’Ajer e il complesso del Col delle Erbe. L’attività prosegue costantemente, collaborando con svariati gruppi di speleologi, rilevando nuove giunzioni tra diversi sistemi tanto da arrivare alla realizzazione del complesso carsico del Canin, attualmente il più lungo d’Italia.
Teatro di altre esplorazioni di rilievo sono stati gli abissi vaporosi del Monte Kronio a Sciacca, in Sicilia e
molte aree della vicina Slovenia tra le quali nel 2007 l’esperienza della traversata del BC4-Mala Boka, la seconda più lunga al mondo, che si trova sugli altopiani sud del Kanin.
Dal 2006 Gianni era membro attivo del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia.
Ciao Gianni, lasci un grande vuoto, fai buon viaggio”

Commissione E. Boegan

Un sorriso meraviglioso
All’uscita dell’abisso Davanzo in Canin pochi giorni prima della tragedia

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