Notizia di Nicola Barone
Dopo i successi nelle due città greche di Iraklion, la principale città dell’isola di Creta, e di Volos, la mostra “In Ima Tartara” torna a Catania da dove era partita a maggio di quest’anno.
“Il filo rosso di questa proposta culturale – spiega l’archeologo Francesco Privitera, curatore scientifico della mostra insieme al prof. Vincenzo La Rosa, direttore del Centro di Archeologia Cretese dell’Università di Catania – è proprio la sacralità delle grotte che, da luogo di sepolture e riti nella preistoria, diventano frontiera dell’immaginario attraverso il mito. Ma la mostra è soprattutto archeologica e comprende 92 reperti preistorici etnei, particolarmente interessanti visto che alcuni non vengono esposti da 40 anni.
Il percorso espositivo realizzato all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi di Catania, già ex Caserma Borbonica (piazza san Cristoforo, 18), comprende anche la ricostruzione delle grotte laviche, destinate nella preistoria a usi funerari e altri rituali, delle tombe di quell’epoca, ma anche l’esposizione di pannelli sul vulcano Etna, con la sua natura, i suoi miti e le sue leggende”.
L’allestimento multimediale, realizzato con la consulenza dell’architetto Aurelio Cantone, prevede tra l’altro anche proiezioni di diapositive e di un filmato sull’Etna realizzato da Giovanni Tomarchio della Rai.
Il titolo della mostra – realizzata dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania in collaborazione con il Ministero dei Beni culturali greco, il Centro di archeologia cretese, la Scuola archeologica italiana di Atene, il Parco dell’Etna, il Centro Speleologico Etneo – deriva da un’iscrizione in latino lasciata dal vulcanologo Mario Gemmellaro, che nel 1823, fattosi calare nell’antro delle Palombe, la descrisse come un ”profondo inferno”.
La mostra, che è cofinanziata da Regione Sicilia, Assessorato dei Beni culturali, e Unione Europea, rimarrà aperta dal 15 dicembre 2007 al 31 marzo 2008 ed è accompagnata da un interessante catalogo che comprende articoli di specialisti su specifici temi ipogei-etnei e le schede di tutti i reperti esposti. (nb)
Scarica il programma dell’Innaugurazione della mostra

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