Un evento per la conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico presso la Sala Consiliare del Comune di Cinto Euganeo

Il Consorzio Pro Loco Euganeo e la Pro Loco Colli Cinto Euganeo sono lieti di invitarvi alla presentazione della ricostruzione 3D con rilievo LIDAR fotografico del Buso della Casara effettuato dal Gruppo Speleologico Naturalistico Montelliano.

L’evento si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Cinto Euganeo, in Via Roma 5 a Fontanafredda (frazione di Cinto Euganeo), sabato 11 maggio alle ore 17.00.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Il Buso della Casara è una cavità naturale che si trova nei Colli Euganei, un’area di grande valore geologico e naturalistico.

Grazie alla tecnologia LIDAR, che utilizza un raggio laser per creare una nuvola di punti ad alta risoluzione della superficie della cavità, è stata realizzata una ricostruzione 3D accurata del Buso della Casara.

Questo evento fa parte degli sforzi per la conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico e naturalistico dei Colli Euganei.

La presentazione sarà un’occasione per scoprire la bellezza nascosta del Buso della Casara e per comprendere l’importanza della tecnologia LIDAR nella conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale.

Nota Aggiuntiva di Adriano Menin:

Il “BUSO dea CASARA” è una articolata cavità artificiale scavata in epoca romana. Si tratta di un collettore ipogeo realizzato per la raccolta di alcune falde acquifere contenute all’interno del versante sud-est del M. Vendevolo nei Colli Euganei per poter convogliare il flusso complessivo verosimilmente verso la città di ESTE o dintorni. E’ stato oggetto di rilevamento speleo-topografico tradizionale e studio fin dal 1998-1999 (GSPCAI e ESCA Pd Sotterranea). E’ stato descritto da vari autori (Zanovello 1997; Menin 2012, 2022).

Un pensiero su “Il Buso della Casara ora accessibile: presentazione della ricostruzione 3D con rilievo LIDAR fotografico”
  1. Il “BUSO dea CASARA” è una articolata cavità artificiale scavata in epoca romana. Si tratta di un collettore ipogeo realizzato per la raccolta di alcune falde acquifere contenute all’interno del versante sud-est del M. Vendevolo nei Colli Euganei per poter convogliare il flusso complessivo verosimilmente verso la città di ESTE o dintorni. E’ stato oggetto di rilevamento speleo-topografico tradizionale e studio fin dal 1998-1999 (GSPCAI e ESCA Pd Sotterranea). E’ stato descritto da vari autori (Zanovello 1997; Menin 2012, 2022).

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